Il Web3 potrebbe ripartire dal Regno Unito: ecco cosa stanno preparando Animoca, Coinbase e il governo britannico

Il Regno Unito potrebbe essere il punto di partenza ideale per la prossima fase del Web3. Animoca Brands, in collaborazione con giganti del settore come Coinbase e Fabric Ventures, lancia un acceleratore per startup blockchain proprio a Londra. Un’iniziativa che unisce capitale, competenze e ambizione per trasformare l’ecosistema digitale europeo.

C’è un vento nuovo che soffia sull’innovazione tecnologica, e stavolta non arriva dalla Silicon Valley. A guidarlo è Animoca Brands, società leader nell’ambito del gaming decentralizzato e degli investimenti Web3, insieme a partner del calibro di Coinbase, Founders Factory e Fabric Ventures. La destinazione? Il Regno Unito, che secondo il CEO Robby Yung potrebbe diventare la vera piattaforma di lancio per la prossima ondata di sviluppo Web3. Non si tratta solo di finanza e startup, ma di una visione strutturata in cui università, aziende e governo si muovono all’unisono per costruire un futuro digitale aperto, inclusivo e decentralizzato.

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Il Web3 potrebbe ripartire dal Regno Unito-crypto.it

Ma cos’è esattamente il Web3? È la nuova generazione di internet, basata su tecnologie blockchain, in cui gli utenti non sono più meri consumatori di contenuti, ma proprietari diretti di dati e risorse digitali. Contrariamente al Web2, dominato da piattaforme centralizzate, il Web3 punta a restituire potere agli individui attraverso protocolli aperti, token, NFT e smart contract. È un’evoluzione che riguarda non solo la finanza decentralizzata, ma anche arte, gaming, identità digitale e intelligenza artificiale. In questo scenario, Londra si candida a essere qualcosa di più di un semplice osservatore.

Il piano di Animoca Brands: un acceleratore Web3 nel cuore di Londra

Secondo quanto riportato da CCN.com, Robby Yung, CEO di Animoca Brands, ha dichiarato che “il Regno Unito ha tutte le caratteristiche per diventare un hub globale del Web3”: un sistema finanziario evoluto, un solido network universitario e una tradizione di apertura all’innovazione. Da qui l’idea di lanciare un acceleratore Web3 che offrirà fino a 250.000 £ per startup selezionate, oltre a 16 settimane di supporto operativo, mentorship e accesso a una rete di esperti globali.

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Il piano di Animoca Brands – crypto.it

L’obiettivo è colmare il gap di finanziamento e scalabilità che spesso penalizza le startup europee rispetto a quelle statunitensi. Insieme a Coinbase e agli altri partner, Animoca vuole offrire non solo capitale, ma un ecosistema favorevole allo sviluppo, con Londra come punto d’accesso privilegiato per tutta l’Europa. Secondo Yung, non si tratta solo di creare valore finanziario, ma di “essere creatori e non semplici consumatori di innovazione”.

Web3 e politica industriale: il Regno Unito investe sul futuro digitale

L’interesse britannico per il Web3 non è solo privato. Il governo del Regno Unito ha stanziato 11,4 miliardi di £ in ricerca e sviluppo entro il 2025, con una parte rilevante destinata a tecnologie emergenti come l’intelligenza artificialee le infrastrutture blockchain. Questa scelta strategica crea un ambiente normativo e fiscale favorevole, che potrebbe attrarre capitali internazionali e dare impulso a un settore in rapida espansione.

Yung sottolinea che “il Web3 non è un fenomeno passeggero, ma una nuova struttura economica”. In questo contesto, la collaborazione tra settore pubblico e privato è essenziale per creare una base regolamentata, sicura e interoperabile per chi sviluppa nuove soluzioni. E con player come Animoca, Coinbase e Fabric Ventures già coinvolti, il Regno Unito potrebbe davvero ritagliarsi un ruolo centrale nel nuovo paradigma digitale globale.

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