Stellantis sospende le previsioni annuali a causa dell’incertezza sui dazi USA. Tra risultati in calo, tensioni geopolitiche e pressione tecnica, il titolo resta sotto osservazione. Il rendimento elevato del dividendo attira l’interesse, ma l’analisi settimanale non dà segnali chiari di inversione.
Il 30 aprile 2025 Stellantis ha comunicato la sospensione della guidance per l’anno in corso, citando “l’elevato livello di incertezza” legato alle politiche tariffarie statunitensi. La notizia è arrivata contestualmente alla pubblicazione dei conti del primo trimestre, con ricavi in calo del 14% a 35,8 miliardi di €, seppur leggermente superiori alle stime degli analisti, come riportato da Reuters. L’attenzione del mercato si è immediatamente spostata sulle relazioni commerciali tra USA e Cina, che stanno generando pressioni importanti sull’intero comparto automotive.

I nuovi dazi introdotti da Washington su veicoli elettrici e componentistica cinese — fino al 145% — potrebbero colpire direttamente anche i costruttori europei con stabilimenti o fornitori in Asia. Stellantis ha dichiarato di essere impegnata in colloqui con le autorità per mitigare gli effetti potenziali di queste misure. Tuttavia, la mancanza di una visione chiara per i prossimi mesi ha spinto il gruppo a congelare le stime per l’intero esercizio, alimentando l’incertezza tra gli investitori.
Tendenze tecniche settimanali e visione degli analisti
Il quadro tecnico settimanale del titolo Stellantis (STLAM), aggiornato al time frame di 1 settimana, evidenzia segnali chiaramente negativi. L’analisi tecnica aggregata mostra 14 segnali di vendita, 7 neutri e solo 5 di acquisto. Il comparto più debole è rappresentato dalle medie mobili, dove ben 13 indicatori su 15 risultano impostati su “Vendi adesso”. Le principali medie, sia esponenziali che semplici da 10 a 200 periodi, indicano prezzi tra 9,567 € e 15,935 €, livelli decisamente superiori rispetto alla quotazione attuale di circa 8,30 €, segnalando una tendenza ancora lontana da un recupero strutturale.
Gli oscillatori offrono uno scenario più bilanciato, con 4 segnali di acquisto, tra cui spiccano il Relative Strength Index (RSI) a 27,712 — zona di ipervenduto — e il Momentum, entrambi positivi. Tuttavia, il MACD resta negativo e suggerisce che il trend dominante continua a essere ribassista. Il recupero tecnico osservato dopo il minimo di 7,267 €il 22 aprile resta per ora un rimbalzo, non una vera inversione. La resistenza chiave si colloca intorno agli 8,50 €: solo una rottura stabile di questo livello, accompagnata da volumi in aumento, potrebbe segnalare un cambiamento di direzione credibile.

Secondo Marketscreener.com, il prezzo obiettivo medio stimato dagli analisti è di 11,32 €, con un massimo di 16 € e un minimo di 7 €. Considerata la quotazione attuale, il potenziale teorico di rialzo è di circa il 36%. Dati di Soldionline.it mostrano che negli ultimi tre mesi la maggioranza degli analisti ha mantenuto raccomandazioni di tipo Buy o Hold, anche se il contesto macro e la recente sospensione della guidance potrebbero indurre revisioni più caute nel breve termine.
Dividendo elevato, ma outlook condizionato dai dazi
Nonostante il contesto sfidante, Stellantis ha confermato per il 2025 un dividendo per azione di 0,68 €, che corrisponde a un rendimento superiore all’8,2% per il 2025. La società ha mantenuto una politica stabile di distribuzione negli ultimi cinque anni, con un rendimento medio superiore al 7% e nessun anno di sospensione del dividendo, secondo Soldionline.it. Questo aspetto rappresenta un punto di forza per gli investitori più attenti alla generazione di reddito, anche in fasi di mercato più volatili.
La tenuta di questo approccio potrebbe però dipendere da come evolveranno i rapporti commerciali con gli Stati Uniti e da eventuali impatti strutturali sulla marginalità del gruppo. Per ora, il titolo resta in una fase di transizione, tecnicamente debole, ma con elementi fondamentali ancora attrattivi per chi cerca rendimento e valorizzazione futura.