La Manovra 2025 ha introdotto delle novità sull’esenzione ticket sanitario per i familiari a carico.
Rispettando determinati requisiti si può avere accesso all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per sé e per i familiari a carico. Nel 2025 alcuni componenti del nucleo vengono esclusi dall’agevolazione.

In Italia per le visite specialistiche, gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio, le prestazioni eseguite in pronto soccorso con codice bianco e le cure termali è previsto il pagamento del ticket. Sono ammesse, poi, delle esenzioni in particolari situazioni di reddito, in presenza di specifiche patologie croniche o rare, con il riconoscimento dell’invalidità o in altri casi particolari come la gravidanza, l’accertamento dell’HIV o la diagnosi precoce di tumori.
Le esenzioni per reddito sono estese anche ai familiari a carico. La Legge di Bilancio 2025, però, ha introdotto delle restrizioni riguardanti i figli a carico (con reddito inferiore a 4 mila euro se under 24 oppure a 2.840,51 euro) che vanno ad incidere sull’esenzione ticket sanitario. A partire dal 1° gennaio dell’anno in corso le detrazioni fiscali spettano solo per i figli under 30 – a meno che non sia accertata una disabilità. Significa che compiuti i 30 anni il figlio non sarà più considerato a carico anche rispettando il limiti reddituali.
Esenzione ticket sanitario per i figli di 30 anni
I figli over 30 senza disabilità non essendo più considerati a carico vengono esclusi dall’esenzione ticket sanitario per reddito dato che la normativa prevede che solo per i familiari a carico si possa approfittare dell’agevolazione. Quando varia la composizione del nucleo familiare il cittadino esente è tenuto a comunicare tempestivamente la nuova situazione all’ASL di appartenenza.

Ci sono Regioni che consentono di dichiarare le variazioni fiscali al fine di determinare il diritto o meno all’esenzione (un esempio è l’Emilia Romagna). Anche se il figlio – o il coniuge – dovesse superare i limiti reddituali bisognerebbe segnalare subito la variazione, chiedere la revoca del diritto di esenzione e pagare i ticket non corrisposti.
Con molta probabilità considerando la novità apportata dalla Legge di Bilancio 2025 bisognerà dare comunicazione all’ASL se il figlio ha 30 anni o più e, dunque, non deve essere più considerato a carico. Ricordiamo, infatti, che l’esenzione ticket sanitario per reddito ha validità annuale e il rinnovo scatta d’ufficio e non sappiamo se il figlio non più a carico verrà tolto automaticamente o meno con conseguente necessità di invio di una comunicazione ufficiale. Meglio verificare la situazione rivolgendosi all’ASL di appartenenza o controllare sul portale ufficiale se ci sono comunicazioni in merito.