Maire chiude un primo trimestre 2025 in forte crescita: ricavi e utili in aumento, portafoglio ordini record e conferma della guidance. Gli analisti si dividono sulle prospettive, ma l’interesse per il titolo resta alto. Ecco cosa sta succedendo e cosa attendersi.
Nel mondo dell’ingegneria industriale, dove le commesse e la solidità finanziaria sono la vera misura del successo, Maire ha dimostrato di saper mantenere il passo e, in alcuni casi, di saperlo persino accelerare. In un mercato sempre più competitivo e complesso, i numeri del primo trimestre 2025 non sono solo positivi, ma segnano anche un punto importante nella costruzione di fiducia verso il nuovo piano strategico pluriennale, che punta a consolidare ulteriormente la posizione del gruppo sui mercati internazionali.

Alcuni analisti guardano con ottimismo a questi dati incoraggianti, vedendo margini di crescita futuri, mentre altri si interrogano sulla reale sostenibilità dei ritmi attuali e sulle possibili insidie legate alle nuove sfide globali. Il dibattito è aperto, il confronto acceso, mentre il titolo Maire continua a catturare l’attenzione di investitori istituzionali e privati. Ma quali sono i dettagli che fanno davvero la differenza e che potrebbero indirizzare il futuro di Maire Tecnimont?
Primo trimestre 2025: crescita su tutti i fronti
Nel primo trimestre 2025, Maire ha registrato ricavi pari a 1,71 miliardi di €, in aumento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo quanto riportato da Soldionline.it. L’EBITDA è cresciuto del 38,2%, attestandosi a 113,5 milioni di €, con un miglioramento del margine sul fatturato passato dal 6,5% al 6,6%. L’utile netto è aumentato a 64 milioni di €, rispetto ai 46,6 milioni di € dello scorso anno.
Ottime notizie anche sul fronte della raccolta ordini: nel trimestre sono stati acquisiti contratti per un totale di 3,5 miliardi di €, portando il portafoglio ordini a quota 15,38 miliardi di € alla fine di marzo. Questo dato, sottolineato da Marketscreener.com, rappresenta un record storico per il gruppo.
La posizione finanziaria netta adjusted si è confermata positiva, pari a 387,2 milioni di €, in miglioramento rispetto ai 375,1 milioni di € registrati a fine 2024. Questo miglioramento è stato reso possibile da una generazione di cassa operativa di 46,52 milioni di €.

In occasione della pubblicazione dei risultati, il management ha ribadito la fiducia negli obiettivi fissati nel piano strategico 2025-2034, confermando la guidance per l’intero anno. Eventuali aggiornamenti verranno comunicati alla presentazione dei dati semestrali.
Analisti divisi e focus su dividendi e valutazione
Negli ultimi tre mesi, le opinioni degli analisti si sono divise. Secondo Soldionline.it, Jefferies ha confermato la raccomandazione “Buy” su Maire, fissando un prezzo obiettivo a 10 €, mentre Barclays ha ridotto il giudizio a “Underweight”, evidenziando preoccupazioni sul rapporto tra valutazione e rischi di esecuzione.
Dal consenso raccolto da Marketscreener.com, emerge che il prezzo obiettivo medio degli analisti è di 10,82 €, con un massimo stimato a 12,80 € e un minimo a 10,20 €. Rispetto alla quotazione attuale di circa 8,44 €, il potenziale di rialzo medio è superiore al 28%.
Per quanto riguarda il dividendo, Maire ha mantenuto una politica di distribuzione costante. Come evidenzia Soldionline.it, il rendimento medio negli ultimi cinque anni si è attestato intorno al 4,5%, senza interruzioni nella distribuzione anche nei periodi più complessi. Attualmente, il rendimento atteso per l’anno in corso si mantiene su livelli competitivi rispetto al mercato italiano.
La capacità di Maire di mantenere solidità finanziaria e una remunerazione stabile per gli azionisti, anche in contesti sfidanti, rappresenta un elemento che alcuni analisti considerano chiave per il supporto futuro al titolo. Altri, però, invitano a monitorare con attenzione l’evoluzione delle nuove commesse e i margini effettivi sui progetti.