I mercati sono in caduta libera e molti temono un nuovo 1929 o, più recentemente, un 2008 bis. Ma c’è chi, invece di fuggire, si guarda intorno. I titoli di Stato italiani a lunga scadenza potrebbero riservare sorprese interessanti. E alcuni investitori stanno già muovendosi in silenzio. Non tutti credono al crollo totale. E se avessero ragione?
Quando i mercati vacillano, la paura è contagiosa. Basta accendere la TV o scrollare un social per respirare panico. Ma tra chi vende di fretta e chi resta paralizzato, c’è sempre una piccola parte di persone che si prende il tempo per pensare. Girolamo è uno di questi.
Non è un professionista, ma ha capito che nei momenti di crisi possono nascondersi occasioni. Non parliamo di azioni rischiose o criptovalute volatili. Lui ha puntato gli occhi su qualcosa di più semplice: BTP con scadenze lunghe, rendimenti già interessanti e una chance in più se la BCE inizierà a tagliare i tassi.
Conosce bene la storia. Durante i crolli, spesso le banche centrali intervengono abbassando i tassi per stimolare l’economia. E quando succede, le obbligazioni già in portafoglio con rendimenti più alti tendono a guadagnare valore. È una logica che si è vista nel 2008, nel 2020 e perfino molto prima. Girolamo non vuole fare previsioni azzardate, ma intanto si prepara.
Girolamo ha dato un’occhiata a tre titoli in particolare: BTP FX 3.85% Jul34, 3.85-BTP-01FB35 e 3.35-BTP-01MZ35. Tutti con una duration modificata tra 7,5 e 8,2 anni, ovvero molto sensibili ai movimenti dei tassi.
Se la BCE decidesse di tagliare i tassi di 0,25%, i prezzi di questi titoli potrebbero salire tra l’1,8% e il 2,1%. Con un taglio più deciso, dello 0,50%, il rialzo stimato potrebbe arrivare anche oltre il 4%. Certo, sono calcoli teorici, basati su una sola variabile. Nella realtà, i mercati sono più complessi.
Ma nel frattempo, questi BTP pagano cedole annuali tra il 3,2% e il 3,6% netto. Se i tassi non scendono? Girolamo continuerà a incassare la cedola e riceverà i suoi soldi alla scadenza. È questa la logica: se il mercato premia, bene. Se no, si prende il rendimento e si aspetta.
In un momento in cui l’incertezza regna sovrana, avere uno strumento che dà visibilità e costanza può fare la differenza. Nessuna promessa di ricchezza rapida, ma una strategia tranquilla, che punta a restare in piedi mentre tutto ondeggia.
E poi, diciamolo: non tutti hanno lo stomaco per reggere la volatilità quotidiana. Un BTP non è uno show, ma forse è proprio questo il suo punto di forza. Niente scossoni, solo una rendita e un piano ben definito. Girolamo dice che preferisce dormire tranquillo piuttosto che inseguire il prossimo colpo di fortuna.
Il crollo dei mercati è sempre un evento carico di emozioni. Ma nel caos, chi riesce a mantenere la testa fredda può vedere cose che altri ignorano. I BTP lunghi non sono glamour, non fanno notizia. Ma possono rappresentare una base solida in un portafoglio scosso dalla volatilità.
Girolamo non cerca l’affare della vita. Cerca stabilità, equilibrio e un po’ di logica in mezzo al rumore. Forse tra dieci anni guarderà indietro con soddisfazione. O forse no. Ma almeno saprà di non essersi fatto trascinare.
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