Quando il mercato di Bitcoin sembra avvicinarsi a una correzione, molti investitori iniziano a domandarsi come proteggere il proprio portafoglio. Con Bitcoin che si aggira intorno agli 88.000 dollari, circa il 10% sopra il minimo del ciclo attuale, cresce l’interesse verso le criptovalute considerate più resilienti. In un contesto dove il sentiment è migliorato ma la prudenza rimane alta, ecco quali sono le crypto più promettenti per affrontare un possibile bear market.
C’è sempre un momento nei mercati in cui l’entusiasmo lascia spazio alla riflessione. Ed è proprio quando Bitcoin sale, ma senza forza esplosiva, che i trader iniziano a scrutare l’orizzonte in cerca di segnali. Alcuni temono un nuovo flash crash, altri vogliono solo bilanciare il portafoglio in vista di una possibile fase ribassista.
Ecco perché le migliori criptovalute per un bear market stanno tornando al centro del dibattito tra analisti, community e piattaforme d’investimento. Però non si tratta solo di nomi noti: oggi più che mai, a fare la differenza sono i fondamentali, la solidità dei progetti, l’adozione reale. In un mare di token, capire dove puntare diventa essenziale. Soprattutto quando il mercato cambia umore in fretta.
In cima alla lista rimane Ethereum, il principale concorrente di Bitcoin. Grazie al passaggio al proof-of-stake, minori consumi e più scalabilità, continua a rappresentare una scelta difensiva credibile. Chi cerca infrastrutture forti guarda anche a Chainlink, con la sua rete di oracoli che collega dati esterni agli smart contract. Non è una novità, ma è diventata quasi indispensabile nella finanza decentralizzata.
Tra le sorprese del momento c’è Toncoin, che beneficia della vicinanza strategica con Telegram. Il recente supporto dell’app di messaggistica ha rafforzato la visibilità del progetto, spingendo più investitori a considerarlo una scommessa alternativa in caso di ribasso generalizzato.
Interessante anche Render, focalizzata sul rendering 3D decentralizzato e connessa al mondo dell’intelligenza artificiale. Chi punta sulla crescita dei servizi Web3 guarda anche ad Arbitrum, layer 2 di Ethereum, utile per abbattere le fee e mantenere alte prestazioni. In ottica di stabilità non può mancare Maker, l’ecosistema dietro la stablecoin DAI.
Nel cuore di un bear market, la parola d’ordine è resilienza. Per questo tra le criptovalute da considerare ci sono anche Avalanche, molto apprezzata per la sua velocità e compatibilità con Ethereum, e Aave, che rimane un punto fermo nei prestiti DeFi grazie a una governance attiva e una gestione prudente del rischio.
Un discorso a parte lo merita Cosmos, che propone un ecosistema modulare e orientato all’interoperabilità. In un contesto incerto, la capacità di collegare blockchain diverse può fare la differenza. Infine, anche Bitcoin Cash si riaffaccia tra le opzioni: spesso trascurato, ma con fee basse e buona velocità di transazione.
Le crypto più adatte a un mercato ribassista non sono necessariamente quelle che offrono i maggiori guadagni nel breve. Sono quelle che resistono, che trovano applicazioni nel mondo reale, che continuano ad attrarre sviluppatori. Per chi sa guardare oltre il rumore, questi asset rappresentano un’opportunità. Magari non per correre, ma per non cadere quando tutto il resto frena.
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