Otto azioni USA con dividendi sopra il 6%: quali sono davvero le più convenienti? Rendimento elevato, valutazioni interessanti e potenziale di crescita: la combinazione perfetta esiste?
Quando si parla di azioni ad alto dividendo, molti investitori pensano a stabilità e flussi cedolari affidabili. Tuttavia, un rendimento elevato da solo non basta: è fondamentale valutare anche il potenziale di rialzo e la sostenibilità dei fondamentali. Abbiamo analizzato le uniche otto società dell’S&P 500 che, al momento, offrono un dividendo superiore al 6%, confrontandole in base al differenziale tra prezzo attuale e target a 1 anno, alla valutazione (P/E, P/FCF) e al giudizio degli analisti come riportato dai siti it.tradingview.com/ e marketscreener.com.
Il risultato è una classifica che non guarda solo al dividendo, ma cerca di rispondere a una domanda concreta: quali sono oggi le azioni americane più convenienti per chi cerca reddito e potenziale di apprezzamento?
Al primo posto troviamo Healthpeak Properties (DOC), un REIT (Real Estate Investment Trusts) che combina un dividendo del 6,09% con il maggior potenziale di upside (+22,48%) rispetto al target price. Nonostante un P/E elevato (57,72), caratteristico del settore immobiliare, il giudizio degli analisti resta positivo grazie a un business resiliente e a flussi costanti.
Segue Dow Inc. (DOW), con un dividendo del 7,74% – il più alto del gruppo – e un differenziale positivo del +21,63% rispetto al target a 12 mesi. Pur operando in un comparto ciclico, il titolo presenta valutazioni contenute (P/E 23,10) e una base industriale solida.
Medaglia di bronzo per Pfizer (PFE), che offre un rendimento del 6,54% e un potenziale di rialzo del +15,65%. I multipli sono interessanti (P/E 18,67, P/FCF 11,11) e il titolo risulta scontato dopo la fase post-Covid, pur mantenendo pipeline e solidità finanziaria.
LyondellBasell (LYB) si posiziona quarta, grazie a un dividendo del 7,49% e a un differenziale positivo del +15,88%. Nonostante le incognite legate al ciclo della chimica, il titolo è considerato da molti analisti un’opzione difensiva nel medio periodo.
Nella seconda metà della classifica troviamo società comunque interessanti, ma con un differenziale più contenuto rispetto ai target o con valutazioni meno favorevoli. È il caso di Verizon (VZ), che abbina un dividendo del 6,16% a un margine di rialzo di circa +5,23% e un P/E contenuto (10,61). Il business è maturo ma affidabile, e il flusso cedolare è tra i più stabili.
Franklin Resources (BEN) segue con un rendimento del 6,44%, ma con margini di crescita modesti (+4,23%) e un giudizio negativo (Vendi) da parte degli analisti. Il P/E a 30,47 suggerisce cautela, soprattutto in un contesto di margini compressi.
Chiudono la classifica Ford (F), con un rendimento del 6,00% ma un potenziale praticamente nullo (+1,30%), e Altria Group (MO), che nonostante il dividendo del 7,08% quota sopra il target degli analisti, risultando attualmente sopravvalutata.
Per l’investitore orientato al reddito sostenibile ma attento anche al valore, DOC, DOW e PFE sembrano offrire il miglior equilibrio tra dividendo, sottovalutazione e solidità.
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