Riforma fiscale: dall’OCSE un cambio di rotta inaspettato

L’OCSE comunica alcune importanti informazioni in merito alla riforma fiscale italiana avanzando una proposta per una maggiore equità, andando a proporre aumenti per le tasse immobiliari e rimuovendo dal tavolo l’ipotesi di flat tax.

La riforma fiscale che mira a stabilire una tassazione flat per tutti è inefficiente dal punto di vista delle entrate e riduce l’equità secondo l’OCSE, la quale suggerisce di intervenire sulla tassazione del patrimonio per promuovere la crescita. Alcuni provvedimenti che vanno in questa direzione sono ad esempio un aumento delle tasse di successione e la reintroduzione dell’IMU sulla prima casa.

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L’invito a ridisegnare il sistema delle detrazioni fiscali riducendo le tasse sul reddito e i contributi per i redditi minori è tra le altre raccomandazioni nell’indagine sull’Italia di gennaio 2024.

Nel rapporto si definisce che la riforma fiscale mira an un passaggio graduale verso una flat tax generalizzata. Ma ciò avrà due effetti negativi: riduzione delle entrate fiscali e diminuzione della progressività.

L’OCSE e i suggerimenti per la riforma fiscale

L’esperienza globale mostra che i sistemi di tassazione piatta sono solo in pochi paesi con sistemi di welfare estremamente ristretti; gravano principalmente sui redditi medi, mentre i redditi bassi e alti tendono a trarne vantaggio.

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Anche così, l’aumento delle tassazioni più basse non crea benefici per la base fiscale. Per esempio: Il regime agevolato sui premi di produttività dei dipendenti e i regimi forfettari fino an 85mila euro non sono efficaci in termini di entrate tributarie e violano i principi di equità tra redditi alti e bassi. L’impostazione generale della riforma non è quindi apprezzata, mentre l’OCSE presenta una serie di proposte che ritiene più adatte alla situazione italiana.

Inoltre, la reintroduzione della tassa IMU sulla prima casa e l’aggiornamento della base di calcolo per l’imposizione fiscale sugli immobili avvicinano i valori catastali al valore di mercato. Questo è principalmente dovuto all’elevato numero di proprietari di immobili piuttosto che al livello della tassazione.

Oltre a questo, l’OCSE suggerisce anche di aumentare le tasse di successione, che sono tra le più basse delle nazioni avanzate, pur mantenendo l’esenzione per i piccoli patrimoni.

Per quanto riguarda la questione IVA, è necessario genralmente rafforzare la lotta all’evasione fiscale, che è pari al circa il 5% del PIL. In particolare, le entrate derivanti dalla tassazione IVA sono significativamente inferiori alla media dell’OCSE e rappresentano l’evasione IVA più alta d’Europa.

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