Rendimenti dei fondi pensione: la svolta riguarda migliaia italiani

Nel 2023, i rendimenti dei fondi pensione sono tornati a superare la quota di rendita del Tfr. Il dato è reale, ma è relativo al 2023. Se includiamo anche i risultati del 2022, la rivalutazione del Tfr è significativamente migliore.

I dati del 2023 mostrano che i fondi pensione hanno guadagnato in media più del Tfr. A dicembre, la rivalutazione del trattamento di fine rapporto si è attestata al 1,95%, inferiore alla media provvisoria dei fondi pensione del 2,3%. Nel dettaglio, il 2,1% per i comparti obbligazionari, il 3% per le linee azionarie e il 2,2% per le linee bilanciate.

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La composizione delle asset class dei fondi pensione è una delle molte cause di questa differenza di rendimento. I fondi pensione investono in azioni, obbligazioni e liquidità. I rendimenti storici delle azioni hanno superato quelli delle obbligazioni e della liquidità.

Invece, il Tfr offre rendimenti legati all’inflazione. Per essere più precisi, la sua rivalutazione è del 75% del tasso Foi maggiorato del 1,5%. Di conseguenza, è quasi impossibile che possa andare in una direzione negativa, come è accaduto per i fondi pensione nel 2022. È anche vero che le sue prestazioni sono inferiori a quelle che possono fornire i fondi pensionistici.

Fondi pensione e TFR: i numeri

l’affermazione secondo cui i fondi pensione sono tornati a superare il Tfr è solo in parte corretta. Per coloro che desiderano una pensione integrativa, l’orizzonte di investimento è di lungo termine. I dati Covip mostrano che la maggior parte dei fondi pensione ha perso terreno rispetto al Tfr. In effetti, quest’ultimo si è rivalutato mediamente del 2,4%, contro una media dei fondi leggermente inferiore.

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Nel dettaglio, a causa del crollo del 2022, i rendimenti dei fondi pensione negli ultimi dieci anni si sono contratti. I garantiti hanno reso poco o nulla (+0,7%), mentre gli obbligazionari puri hanno reso nulla, gli obbligazionari misti hanno reso il 2,4% e gli obbligazionari bilanciati hanno reso il 2,7%. Solo i fondi negoziali azionari hanno guadagnato il 4,7% tra alti e bassi.

Pertanto, è chiaro che nel lungo periodo non vi è stata una distinzione significativa tra i rendimenti dei fondi pensione e Tfr. Di conseguenza, la convenienza dei fondi pensione rispetto al Tfr si riduce all’aspetto fiscale: I contributi ai fondi pensione possono essere detratti dal reddito imponibile.

Anche se i fondi pensione sono un modo interessante per aumentare il Tfr e garantire una pensione più soddisfacente, non è certo che il capitale investito possa fornire i ritorni preventivati che un lavoratore si aspetta. Per ottenere rendimenti superiori alla media non contemplati dal Tfr, esponendosi a diversi rischi di mercato

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