Gli USA vogliono cancellare per sempre queste criptovalute: “In realtà sono securities”

Un anno a due facce per le criptovalute: Bitcoin ed Ethereum volano, ma tante altre sono illegali. La black list degli USA da cancellare per sempre.

Tutto e il suo esatto contrario. Così potrebbe essere riassunto il 2023 delle criptovalute. Turbolenze e volatilità non hanno stoppato la nuova impennata dei bitcoin, tornato oltre il muro dei 40mila dollari. Bene anche Ethereum.

Gli USA vogliono cancellare per sempre queste criptovalute
Criptovalute, sale il numero di quelle considerate illegali – crypto.it –

Per il 2024 si ipotizza ancora la leadership incontrastata dei Bitcoin. Ethereum deve guardarsi dal suo alter-ego, Solana, in molti ipotizzano tra le criptovalute emergenti Bitcoin Minestrix e Meme Kombat. Ma se da una parte si è segnato l’avanti tutta delle criptovalute, dall’altro ecco il suo esatto contrario.

Un esatto contrario che sta dentro una super “black list” proveniente dagli Stati Uniti. Che evidenzia tantissime criptovalute illegali, che bisogna cancellare per sempre, perché in realtà sono Securities.

Criptovalute o strumenti finanziari? Questo è il problema

La fonte è di quelle super sicure, super affidabile, super credibile. Tale è la SEC, acronimo di Securities and Exchange Commission, la Commissione per i Titoli e gli Scambi, un ente federale statunitense preposto proprio alla vigilanza delle borse valori. Ebbene la black list della SEC è arrivata a 76 criptovalute dichiarate illegali, di cui praticamente la metà, 37 per la precisione, sarebbe da cancellare per sempre in quanto coinvolte in casi di presunte frodi.

Criptovalute? In realtà sono securities
68 criptovalute sulle 76 illegali sono da considerare securities secondo la Sec – crypto.it

L’inchiesta di questa estate da parte del Wall Street Journal si è rivelata un alert in piena regola. Frodi evidenti a parte, ciò che la Sec ha scoperto, quindi contestato, è che la black list è formata in gran parte da criptovalute che in realtà assomigliano più a delle azioni societarie che a monete virtuali come bitcoin ed Ethereum, tanto per intenderci, che guarda caso non fanno parte delle 76 crypto giudicate illegali dalla Consob statunitense.

Proprio qui il punto focale che deve mettere in guardia gli investitori in vista del 2024, che potrebbe partire all’insegna di bitcoin ed Ethereum le più sicure rispetto ad altre, quelle che certamente non devono intedersi come securities, ossia strumenti finanziari, azioni societarie. Appunto. La SEC ne ha scoperte la bellezza di 68 su 76 di quelle inserite nella black list. Tante ce ne sono tra le migliaia di token e coin in circolazione: strumenti finanziari che andrebbero trattati come tali, sottoposti alla sua vigilanza al fine di tutelare i risparmiatori.

Non criptovalute. Una storia non di poco conto dal momento che il valore complessivo di questi asset, stando alla capitalizzazione di mercato dei relativi token, ammonta a 100 miliardi di dollari. Occhio, dunque, quando investite in crypto, ben diverse da azioni societarie.

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