Scopriamo che cosa si rischia per la pensione quando il Codice Istat è errato: c’è il rischio di perdere l’assegno anticipato?
Per andare in pensione sfruttando la misura quota 41, per lavoratori precoci, è necessario inserire correttamente il codice ISTAT. Di cosa si tratta e cosa succede in caso di errore.
Lavoratori precoci possono andare in pensione con Quota 41, è un sistema di pensione anticipata che permette di ritirarsi dal lavoro con 41 anni di versamenti contributivi, sia per gli uomini che per le donne.
Per poter accedere a questa opportunità è necessario che il lavoratore abbia almeno 12 mesi di contribuzione da lavoro effettivo versati prima del diciannovesimo anno di età. È inoltre necessario rientrare in una di queste quattro categorie:
Essere in stato di disoccupazione con esaurimento da tre mesi della Naspi;
Per potere accedere a questa misura di pensionamento anticipato è necessario presentare la certificazione per il riconoscimento del lavoro gravoso con tutte le motivazioni annesse. Occorre fare attenzione a non sbagliare il Codice ISTAT. Ma esattamente cosa succede in caso di errore?
I lavoratori che intendono accedere alla misura di pensionamento anticipato Quota 41 devono presentare oltre alla domanda di pensione anche l’allegato AP 116. Si tratta di una certificazione che attesta il riconoscimento del lavoro gravoso. Inserire nella domanda un codice errato o non idoneo può determinare un rigetto della domanda da parte dell’INPS.
Infatti, se il codice ISTAT inserito nella domanda dovesse essere errato, vorrebbe dire che non coincide con l’attività lavorativa realmente svolta dal lavoratore. Di conseguenza, il lavoratore rischia di non riuscire ad accedere a Quota 41.
La comunicazione di pensionamento anticipato per lavoratori gravosi deve essere effettuato dal datore di lavoro. In caso di errato inserimento del codice ISTAT è compito di quest’ultimo rettificare con un’apposita richiesta e pagare, eventualmente, la differenza contributiva.
Il codice errato viene segnalato dall’Istituto previdenziale, che chiede al contribuente di procedere con la rettifica. Una volta effettuata quest’operazione, se non emergono ulteriori irregolarità, la pratica di pensionamento anticipato andrà avanti.
Ricordiamo che per poter accedere al pensionamento anticipato per lavoratori precoci occorre fare richiesta all’INPS entro il 1° marzo di ciascun anno. è possibile inviare anche la domanda tardiva, per la quale non bisogna andare oltre il 30 novembre.
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