Oro e Bitcoin: due beni di rifugio per eccellenza, ma ci sono differenze importanti che devi conoscere

Nel mercato degli investimenti durante i momenti di incertezza i beni di rifugio sono l’oro e il Bitcoin. Ma serve un po’ di attenzione. 

Se l’oro è da sempre ritenuto un bene sicuro in cui investire i propri soldi, il suo equivalente nel mondo degli asset virtuali è il Bitcoin. Di recente pare che l’andamento che abbiano sia comune ma le correlazioni partono dalla prima diffusione del Bitcoin. Nel 2009, quando il prezzo dell’oro si era alzato di molto in seguito a una crisi delle banche la moneta digitale era appena apparsa.

Bitcoin e oro sono beni rifugio
Per essere sicuri dei propri investimenti conviene puntare su Bitcoin e oro. – (ccrypto.it)

La forza che Bitcoin ha poi costruito negli anni lo ha portato a essere ormai considerato un bene rifugio. In modo più tecnico indica un asset che ci si aspetta mantenga un certo valore restando stabile nel corso del tempo. Con queste caratteristiche si presenta come un investimento sicuro per i risparmiatori che non vogliano rischiare di vedere svanire il loro tesoretto.

Quest’anno però dopo un periodo stagnante la criptovaluta è tornata a crescere passando da 16.500 dollari al doppio nel giro di appena tre mesi. E allo stesso modo il prezzo dell’oro ad oncia è tornato vicino al proprio massimo storico. C’è una correlazione stretta fra i due asset che dura ormai da 12 mesi, ma le ragioni alla base sono diverse.

Le differenze fra Bitcoin e oro come beni rifugio

Quando avviene un’inflazione tendenzialmente il prezzo dei lingotti tende ad aumentare, portando guadagni anziché perdite. Ad investire nel biondo metallo però sono soprattutto gli investitori dei paesi sviluppati, esperti del mercato tradizionale. A puntare su Bitcoin sono al contrario i paesi più poveri e con un’economia instabile, come la Nigeria, il Mali e altri paesi africani.

Bitcoin è uno dei beni rifugio
Per i paesi più poveri Bitcoin rappresenta il principale dei beni rifugio. – (crypto.it)

In questi stati infatti la moneta utilizzata è debole e soggetta a continua svalutazione tanto che le criptovalute si mostrano come asset molto più affidabili. In Nigeria per esempio negli ultimi anni la valuta corrente ha perso metà del proprio controvalore verso l’euro, ma il piccolo stato di El Salvador è andato oltre. Ha infatti eletto il Bitcoin come valuta di stato.

Nei paesi dell’Africa Centrale inoltre chi investe ha via via ridotto le ricerche relative all’acquisto di oro preferendo le criptovalute, in quanto decentralizzate dall’autorità bancaria. Per il futuro ci si aspetta che Bitcoin ricominci in breve a crescere anche visto che l’inflazione in America sembra essersi stabilizzata.

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