Si parla sempre più di moneta digitale, virtuale e di criptovalute, ma forse non tutti conoscono a fondo le differenze.
Sicuramente il denaro cartaceo e in moneta sparirà gradualmente dalle nostre vite, comunque esistono sostanziali differenze anche tra i diversi metodi con cui fare una transazione.
![differenza moneta elettronica e moneta virtuale](https://www.crypto.it/wp-content/uploads/2023/12/moneta-virtuale-7-12-23-crypto.it_-1024x683.jpg)
Partiamo dicendo subito che moneta elettronica e moneta virtuale sono due cose diverse, anche se nell’immaginario comune entrambe le definizioni sono associate spesso e volentieri al denaro di un conto che viene spostato tramite home banking, o pagamenti con le app.
La differenza tra moneta elettronica e moneta virtuale è consistente, ecco cosa c’è da sapere
Il valore della moneta elettronica, innanzitutto, è legata al valore di una qualche moneta circolante, come ad esempio l’euro, il dollaro eccetera.
![cos'è la moneta elettronica](https://www.crypto.it/wp-content/uploads/2023/12/moneta-elettronica-7-12-23-crypto.it_-1024x683.jpg)
Si tratta dunque di una semplice dematerializzazione del suo valore, ma non va confusa con l’utilizzo delle carte di credito, che sono collegate a un conto bancario (sia virtuale che di una filiale fisica) o di un conto postale.
La moneta elettronica è una forma di moneta digitale – che l’Europa desidera introdurre, tra l’altro – che non è collegata ai conti correnti bancari, ma viene immessa in una carta prepagata, che può essere ricaricabile oppure no. Questa moneta è spendibile come le altre, per acquistare beni e servizi ma appunto non è come i classici bancomat a cui siamo abituati.
La moneta virtuale, invece, non ha un valore dato da monete correnti, anche se esistono monete virtuali legate al prezzo dell’oro o ad altri asset, e potremmo definirle come “sottocategorie”. La peculiarità delle monete virtuali è che sono decentralizzate, e ciò significa che non sono soggette ad alcuna autorità centrale; non si innescano dunque i meccanismi che regolano l’offerta e la domanda delle altre monete.
La giurisprudenza comunitaria ha chiarito proprio questo aspetto, affermando che “le valute virtuali sono diverse dalla moneta elettronica, come definita nella direttiva 2009/110/CE del 16.09.2009, concernente l’avvio, l’esercizio e la vigilanza prudenziale dell’attività degli istituti di moneta elettronica, in quanto, a differenza da tale moneta, nel caso delle valute virtuali i fondi non sono espressi nell’unità di calcolo tradizionale, ad esempio in euro, ma nell’unità di calcolo virtuale, ad esempio il «bitcoin»”
In pratica sulle monete virtuali si attuano meccanismi informatici e non vi sono interventi di nessun tipo giurisdizionale, anche se nonostante questa grande differenza con le monete elettroniche non è escluso che quelle virtuali possano essere usate come normalissimi metodi di pagamento, tanto che sempre più attività accettano anche bitcoin e criptovalute.