Elon Musk ci spiega perchè adesso Twitter si chiama “X”

Nel bel mezzo della bufera scoppiata in seguito all’annuncio, Elon Musk ha spiegato la sua decisione di rinominare Twitter come “X” in un tweet inviato lunedì sera.

Il magnate della tecnologia Elon Musk, o “Chief Twit” (twittatore capo), come ama farsi chiamare da quando ci ha regalato il video del suo ingresso con un lavandino in mano dopo l’acquisizione della compagnia, ha deciso di ricomporsi e rivelare per quale motivo sta demolendo e ridisegnando da zero la piattaforma che ha comprato pochi mesi fa per 44 miliardi di dollari.

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Musk ha dichiarato che la mossa fa parte del suo più ampio tentativo di trasformare la piattaforma di social media in una cosiddetta Everithing app, cioè di realizzare il sogno di donare all’umanità una “app per tutto”, sul modello della cinese Wechat, ma con alcune sostanziali differenze, sia nelle caratteristiche che negli sviluppi.

Alla luce di questo, parlando dell’improvviso rebranding e la scomparsa dello storico logo, ha affermato che il marchio con l’uccellino celeste non corrispondeva a tale scopo.

Sulle ceneri di Twitter il primo mattone della nuova impresa di Elon Musk, “X: The everything app”

La spiegazione di Musk fa parte del suo più ampio sforzo per trasformare la piattaforma di social media in una everything app. Il marchio Twitter è stato appena abbandonato ed Elon Musk ha cambiato sia il logo che il nome in X.

Il magnate ha dichiarato di aver acquistato Twitter “sia per garantire la libertà di parola sia come acceleratore per X, l’app per tutto” e che il rebranding non era “semplicemente un’azienda che si rinomina, ma che fa la stessa cosa”.

Musk ha dichiarato che il nome Twitter aveva senso “quando si trattava solo di messaggi di 140 caratteri che andavano avanti e indietro, come gli uccelli che twittano”, ma che da allora il servizio si è evoluto in modo significativo e ora consente agli utenti di pubblicare “quasi tutto, comprese diverse ore di contenuti video”.

Ha poi fatto riferimento alle sue promesse passate di espandere la piattaforma nel settore dei servizi finanziari, aggiungendo che nei prossimi mesi aggiungerà “comunicazioni complete e la possibilità di condurre il vostro intero mondo finanziario”.

Addio uccellino blu

A causa di questi sviluppi, secondo il presidente esecutivo di X Corporation “la parola Twitter non ha più alcun senso”. Pertanto, “è giunto il momento di dire addio all’uccellino blu”.

Dopo aver annunciato inaspettatamente la decisione nella giornata di sabato sera, Musk ci ha lasciato queste parole, che rappresentano la prima dichiarazione pubblica che approfondisce a lungo le intenzioni dietro il cambio di nome.

Domenica, l’amministratore delegato dell’azienda, Linda Yaccarino, ha fornito una panoramica generale dell’imminente transizione, affermando che:

X sarà “incentrato su audio, video, messaggistica, pagamenti, servizi finanziari o bancari” e che sarà “alimentato dall’intelligenza artificiale”.

Nonostante le roboanti dichiarazioni di Musk e Yaccarino, diversi opinionisti e aziende hanno espresso perplessità, chiedendosi perché l’azienda si sia sbarazzata di un marchio così noto e affermato.

Altri sono convinti che continueranno a chiamarlo Twitter. Alcuni esperti di marketing temono che il rebranding scoraggi i clienti dall’utilizzare il sito, mentre altri temono che la natura brusca della mossa possa interferire con i loro sforzi di marketing in corso.

Un giornalista di Bloomberg, Matt Levine, si è chiesto perché Elon Musk avrebbe speso 44 miliardi di dollari per acquistare l’azienda se non desiderava “i suoi dipendenti (che ha licenziato) o il suo codice (che cestina regolarmente) o il suo marchio (che ha abbandonato) o i suoi utenti più impegnati (che sta lavorando per allontanare)”.

Verso una guida condivisa?

Musk ha iniziato il titanico processo di rebranding domenica sollecitando le idee del pubblico per la creazione di un nuovo logo, che alla fine è risultato essere una variazione di un carattere Unicode esistente. Il miliardario ha poi annunciato che X.com collegherà gli utenti alla homepage di Twitter. Altre modifiche sono entrate in vigore lunedì, la prima delle quali è stata la rimozione del riconoscibile emblema dell’uccello blu della piattaforma dal sito.

Il Chief Twit ha più volte mostrato in passato quanto tenga in considerazione i pensieri dei suoi follower, anche talvolta lasciando ai seggi virtuali dei poll su Twitter – pardon, su “X” –  decisioni importanti come cessioni miliardarie di quote sociali o direzioni aziendali cruciali.

Che sia il consueto tocco di genio che porterà la compagnia di microblogging alle stelle dopo il suo passaggio, come ha fatto con altri giganti prima, o un disastroso buco nell’acqua, è ancora presto per dirlo. Che il miliardario si stia però divertendo un mondo nel godersi il caos che ha scatenato su web e telegiornali, è fuori da ogni dubbio.

 

 

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