Il mercato di Bitcoin attraversa una fase di forte volatilità, ma le previsioni degli esperti continuano a catturare l’attenzione degli investitori.
Il trader veterano Peter Brandt individua nel crollo in corso un passaggio necessario prima di una possibile risalita senza precedenti. Secondo le sue analisi, dopo un affondo fino a 58.000 dollari, il prezzo potrebbe spingersi verso un nuovo massimo storico. L’orizzonte temporale indicato guarda già al prossimo ciclo rialzista.
La dinamica attuale riflette l’evoluzione tipica dei mercati cripto, scandita da oscillazioni cicliche e da indicatori tecnici che dividono gli analisti. Le recenti pressioni macroeconomiche e alcuni segnali grafici hanno raffreddato il sentiment, alimentando timori tra i partecipanti al mercato. Allo stesso tempo, previsioni come quelle di Brandt aprono interrogativi su valore, prospettive e tempistiche della prossima ripartenza. In questo scenario, molti investitori cercano di capire se il declino in atto rappresenti un rischio o un’opportunità e quali implicazioni possa avere sul prezzo di Bitcoin nei prossimi anni.
La recente debolezza del Bitcoin nasce dalla formazione di un death cross, un modello grafico tradizionalmente associato a ulteriori ribassi. Il prezzo, già in calo da settimane, segue lo schema tipico del ciclo quadriennale che alterna fasi rialziste e discese più profonde. Per molti osservatori siamo entrati in un contesto da bear market, confermato dal peggioramento del sentiment e da una serie di resistenze tecniche che hanno frenato le precedenti ripartenze.
Peter Brandt, noto per avere anticipato diversi massimi e minimi del mercato, ritiene tuttavia che questo arretramento rappresenti “la cosa migliore” che potesse accadere alla criptovaluta. Nelle sue analisi individua due supporti chiave: 81.000 e 58.000 dollari. Il secondo costituisce, secondo lui, l’area più probabile per una capitolazione degli investitori più nervosi. Brandt spiega che molti trader dichiarano di voler acquistare in prossimità di tale soglia, ma spesso abbandonano le posizioni prima che il prezzo raggiunga quel livello, lasciandosi sopraffare dalla pressione del mercato.
Altri esperti hanno individuato lo stesso scenario, sottolineando come il valore realizzato di Bitcoin, vicino ai 56.000 dollari, coincida con la fascia in cui potrebbero attivarsi nuovi acquisti. La confluenza di segnali tecnici quali falling wedge, head and shoulders e bear flag, insieme alle tensioni macro, ha rafforzato l’ipotesi di un movimento ribassista più esteso, confermato anche da ricerche di analisti come Markus Thielen e Julio Moreno.
Leggi anche: Bitcoin crolla: panico o occasione? 3 domande che tutti si stanno facendo
Nonostante le attuali difficoltà, Brandt conferma una visione fortemente rialzista nel medio-lungo periodo. Ritiene infatti che il prossimo bull market possa spingere Bitcoin fino a 200.000 dollari, un traguardo che, nelle sue proiezioni, coinciderebbe con il terzo trimestre del 2029. L’analista ha spiegato di detenere ancora il 40% delle sue posizioni in BTC, acquistate a un prezzo pari a un ventesimo della media di carico di Michael Saylor, sottolineando così la propria esposizione e la fiducia nella crescita futura dell’asset.
Le previsioni di Brandt rispondono a domande ricorrenti tra gli investitori, che cercano di capire quanto può valere Bitcoin nei prossimi anni e se il 2025–2026 segnerà l’inizio di un nuovo ciclo rialzista. Secondo la lettura ciclica del mercato, i periodi di forte correzione preparano spesso il terreno a nuove accelerazioni, soprattutto quando coincidono con supporti strategici e condizioni tecniche estreme.
Molti utenti si chiedono anche perché Bitcoin abbia perso valore recentemente: la risposta sta nell’allineamento tra indicatori tecnici negativi, prese di profitto, shock macroeconomici e sentiment degli operatori professionali. Quanto alla domanda se conviene comprare durante un crollo, gli esperti ricordano che la volatilità rappresenta un elemento strutturale del mercato cripto e che ogni decisione deve considerare orizzonte temporale, rischio e strategia personale.
Se lo scenario tracciato da Brandt troverà conferma nei prossimi mesi, la discesa verso i 58.000 dollari potrebbe non essere un segnale di debolezza definitiva, ma l’anticamera del prossimo grande movimento ascendente del Bitcoin.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato una nuova asta di BTP indicizzati all’inflazione…
La tredicesima mensilità rappresenta la gratifica più attesa dell’anno, un’integrazione economica che deve essere versata…
Quando un buono fruttifero postale scade ma non è ancora stato riscosso, il titolare si…
Il Btp Più febbraio 2033 e il Btp Italia novembre 2028 continuano a offrire un…
La corsa al computer quantistico entra nel vivo e apre un nuovo fronte di rischio…
La Federal Reserve affronta un periodo d'incertezza per la strategia monetaria adottata: le divisioni interne,…