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Investimento e Trading

Btp Più e Btp Italia: stacco della cedola e rendimenti effettivi

Pubblicato da
Angelina Tortora

Il Btp Più febbraio 2033 e il Btp Italia novembre 2028 continuano a offrire un ritorno costante agli investitori, grazie a cedole periodiche, meccanismi di indicizzazione e rendimenti che riflettono l’andamento dell’inflazione. Le ultime decisioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze aggiornano importi, coefficienti e scadenze, offrendo un quadro chiaro a chi segue da vicino il mercato dei titoli di Stato.

Le cedole trimestrali del Btp Più e quelle semestrali del Btp Italia attirano l’attenzione di risparmiatori e investitori alla ricerca di flussi cedolari regolari, rendimento reale e protezione dall’inflazione.

Btp Più e Btp Italia: stacco della cedola e rendimenti effettivi (Crypto.it)

Con la scadenza del 2033 per il titolo step-up e quella del 2028 per l’indicizzato FOI, i due strumenti si confermano protagonisti del panorama obbligazionario italiano, utili per comprendere come funzionano i meccanismi di rivalutazione, quali importi effettivi percepisce chi investe nel taglio minimo da mille euro e in che modo i coefficienti di indicizzazione influenzano i tassi periodici e la progressione dei rendimenti.

Un autunno ricco per il Btp Più febbraio 2033: come funzionano cedole e rendimenti

Il 25 novembre 2025 il Btp Più febbraio 2033 stacca la terza cedola trimestrale dal suo debutto sul MOT, avvenuto il 25 febbraio 2025. Il titolo, strutturato con cedole step-up crescenti nel tempo, riconosce per i primi quattro anni un tasso lordo annuo del 2,85%, suddiviso in quattro pagamenti trimestrali.

Un autunno ricco per il Btp Più febbraio 2033: come funzionano cedole e rendimenti (Crypto.it)

La cedola di novembre vale 0,7125%, che corrisponde a 7,125 euro lordi per il taglio minimo da 1.000 euro. Applicando l’imposta del 12,5%, il valore netto si attesta intorno a 6,23 euro. Con le prime due cedole, il titolo ha generato un ritorno lordo di 14,25 euro, pari a 12,47 euro netti.

Il prossimo appuntamento cedolare è fissato al 25 febbraio 2026, offrendo agli investitori uno dei rari casi di titoli di Stato con pagamento trimestrale, una caratteristica spesso ricercata da chi punta su flussi periodici regolari. Come accade per ogni Btp, il rendimento effettivo dipende dal prezzo di acquisto sul mercato, ma la struttura step-up permette di conoscere in anticipo la progressione cedolare, caratteristica apprezzata soprattutto da chi pianifica entrate prevedibili nel medio periodo.

Btp Italia novembre 2028: il MEF aggiorna coefficienti e importi della sesta cedola

Il MEF  ha fissato il nuovo coefficiente di indicizzazione per la sesta cedola del Btp Italia novembre 2028, titolo indicizzato al FOI, indice dell’inflazione al netto dei tabacchi. Per la data di pagamento del 22 novembre 2025, il valore di riferimento è 1,00352.

La cedola semestrale lorda raggiunge l’1,1548%, somma tra l’indicizzazione del tasso reale annuo dell’1,6% (pari allo 0,8028% su base semestrale) e l’effetto della rivalutazione del capitale del 0,352%. Sul taglio minimo da mille euro, l’investitore riceve circa 11,55 euro lordi, da cui va sottratta la tassazione del 12,5%.

La cedola precedente, pagata il 22 maggio 2025, era stata più elevata (1,8695%), a conferma della dinamica variabile legata all’andamento dell’inflazione. Le prime cinque cedole hanno già generato 108,8 euro lordi (circa 95,2 euro netti), mentre il nuovo indice FOI per il 22 novembre 2025 è stato fissato a 121,73, rispetto al 121,30323 utilizzato per la cedola precedente.

Lo storico del MEF evidenzia come i valori cedolari del Btp Italia oscillino in base alla variazione dell’indice dei prezzi, con cedole lorde che, dal 2023 al novembre 2025, hanno registrato importi molto diversi: dai 50,225 euro lordi del maggio 2023 agli 11,54816 euro dell’ultima rilevazione. Questa dinamica risponde a una domanda ricorrente tra i risparmiatori: quanto paga davvero un Btp Italia? La risposta dipende dal semestre di riferimento, dal coefficiente di indicizzazione e dall’evoluzione dell’inflazione.

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