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Devo ristrutturare casa e ho la 104: possono ottenere doppia agevolazioni e bonus?

Pubblicato da
Pasquale Antoniacci

Chi possiede i requisiti previsti dalla Legge 104 e intende effettuare lavori di ristrutturazione in casa può beneficiare di importanti agevolazioni fiscali. Ma è possibile ottenere una doppia detrazione sfruttando sia i bonus edilizi ordinari che quelli riservati alla disabilità? Ecco cosa prevede la normativa attuale.

Quando si pianifica una ristrutturazione edilizia, uno dei primi aspetti da valutare è il tipo di bonus applicabile. Se poi nel nucleo familiare vive una persona con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104/92, la questione si arricchisce di nuove possibilità. In molti si chiedono se sia possibile cumulare le detrazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche con i tradizionali bonus casa previsti per tutti i contribuenti.

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La risposta è articolata e dipende dal tipo di intervento, dalle modalità di spesa e dalla documentazione disponibile. Ma in alcuni casi, secondo l’Agenzia delle Entrate, è possibile accedere a entrambe le misure. La chiave è distinguere bene tra gli interventi agevolati e sapere quali sono i limiti di cumulabilità imposti dalla legge.

Bonus ristrutturazioni e Legge 104: quando le agevolazioni si sovrappongono

Secondo quanto riportato da InvestireOggi e confermato dalle guide ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, un contribuente che rientra nei beneficiari della Legge 104 può richiedere due tipi di agevolazioni fiscali, a seconda della natura dell’intervento. La prima è la detrazione del 50% per le spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, prevista dall’art. 16-bis del TUIR, applicabile a una vasta gamma di lavori, dalle manutenzioni straordinarie agli adeguamenti impiantistici.

La seconda, dedicata ai soggetti con disabilità, riguarda gli interventi finalizzati alla rimozione di ostacoli alla mobilità, come l’installazione di ascensori, servoscala, rampe, oppure la modifica di bagni e cucine per migliorare l’accessibilità. Questi lavori possono godere di una detrazione del 75%, introdotta con la Legge di Bilancio 2022 e prorogata fino al 31 dicembre 2025, purché rispettino i criteri tecnici previsti dal decreto ministeriale n. 236/1989.

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Attenzione però: se un lavoro rientra in entrambe le categorie (es. ristrutturazione bagno con abbattimento barriere), non si possono cumulare le due detrazioni sullo stesso importo. Bisogna scegliere quale agevolazione applicare per ciascun intervento o voce di spesa. In altre parole, non è possibile ottenere una doppia agevolazione fiscale per la stessa spesa, ma si può suddividere il progetto in più interventi e applicare le detrazioni appropriate.

Cosa serve per ottenere i bonus e come evitare errori nella domanda

Per accedere correttamente ai bonus edilizi con beneficio della 104, è fondamentale predisporre una documentazione completa e coerente. Serve la certificazione che attesti il riconoscimento dell’handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104, oltre ai titoli abilitativi necessari per i lavori (CILA o SCIA), le fatture intestate al beneficiario e i pagamenti eseguiti con bonifico parlante.

Per gli interventi di abbattimento barriere, la normativa richiede anche che le soluzioni adottate siano “tecnologicamente avanzate” e installate in edifici già esistenti. La detrazione del 75% si applica su un tetto massimo di spesa di 50.000 € per gli edifici unifamiliari, ridotto a 30.000 € per ogni unità immobiliare in condominio.

È possibile combinare queste agevolazioni con altre misure come l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di ausili tecnici, o con il bonus mobili se l’intervento di ristrutturazione lo consente. Tuttavia, come confermato da vari esperti fiscali citati da Il Sole 24 Ore, è essenziale mantenere la tracciabilità di ogni spesa e non sovrapporre benefici sul medesimo importo.

Infine, chi effettua i lavori può scegliere se beneficiare direttamente della detrazione in dichiarazione o optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, secondo le regole attualmente in vigore. Ogni scelta comporta obblighi specifici, soprattutto in termini di comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Conoscere questi dettagli permette di sfruttare pienamente le opportunità offerte dalla normativa, senza incorrere in errori che potrebbero compromettere il diritto al beneficio. Una buona pianificazione, soprattutto in presenza di disabilità certificata, può garantire un vantaggio fiscale significativo e facilitare l’accesso a una casa più funzionale e inclusiva.

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