Guadagno, risparmio e rispetto della legge, se il condominio viene multato per raccolta differenziata sbagliata, ma non è colpa tua, puoi rimediare.
Sono tante le tensioni che possono nascere in condominio, una di queste è quando esso viene multato per raccolta differenziata sbagliata, una questione che di base è comprensibile, ma ci sono dei punti da evidenziare. Come si devono comportare coloro i quali sono consci del fatto che hanno svolto la pratica correttamente? Ingiustamente saranno colpevoli?
È un problema abbastanza diffuso e importante, le sanzioni per la raccolta differenziata errata nei condomini, sono state trattate dalla sentenza della Corte di Cassazione, la n. 25905/2024. Secondo la stessa, la responsabilità ricade su tutto il condominio, ma se non è possibile individuare il colpevole.
Infatti, la terminologia che entra in gioco parla di “responsabilità solidale”, per cui la sentenza afferma che essa vige per le irregolarità legate alla raccolta differenziata. Ma a quanto ammontano le sanzioni?
Queste possono arrivare fino a 500 euro e vengono imputate a tutto il condominio. Si tratta di una posizione fortemente in contrasto con le precedenti sentenze della Corte che invece riteneva illegittime le multe se non c’erano prove sul singolo responsabile.
Così, dice la sentenza, ma la sua applicazione che conseguenze determina?
Arrivati a questo punto diviene essenziale capire se un condominio multato per intero per raccolta differenziata sbagliata, possa intervenire a tutela dei soggetti che difatti, non sono colpevoli. In questo contesto, assume un ruolo di rilievo l’amministratore di condominio.
È proprio l’amministratore di condominio ad incarnare la chiave di gestione della questione. Infatti, si tratta di chi ha un ruolo di spessore e di potere in questo contesto, ma cosa può fare? In sostanza, questi ha un obbligo ben preciso. Si tratta di informare i condomini per concretizzare correttamente la pratica della raccolta differenziata.
Dal controllare la posizione dei contenitori al semplice rispetto delle regole. Aspetti comuni e di facile comprensione, ma che non tutti attuano. In sostanza, l’amministratore può sanzionare il singolo condomino, solo se dispone di prove inequivocabili e per l’appunto “certe”, e se lo stesso regolamento condominiale prevede sanzioni interne.
Ma cosa possono fare nel concreto i condomini per tutelarsi? Non si deve subire a prescindere. Per prima cosa, aggiornare con frequenza il regolamento condominiale, è una buona metodologia per proteggersi dagli incivili, prevenendo il problema.
Lo si fa inserendo quindi l’obbligo al rispetto delle regole di raccolta, e a prevedere sanzioni interne per gli stessi trasgressori. Ma anche installare sistemi di videosorveglianza, perché se consentito, può aiutare a identificare i responsabili.
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