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Casa di proprietà, c’è il rischio concreto di ricevere una multa da 5.000 euro: a cosa fare attenzione

Pubblicato da
Fabiana Donato

Aumenta a dismisura il rischio di ricevere una multa per chi ha casa di proprietà: come comportarsi e evitare errori.

Il solo pensiero di ricevere una multa da 5 mila euro spaventa non poco chi ha casa di proprietà, ma non bisogna temere sempre il peggio, perché in questa guida, si scopre come proteggersi ed essere dalla parte della legge. Non si dovrà impazzire, nel concreto si perseguono dei dettami che permettono ai proprietari di stare “in una botte di ferro”.

Casa di proprietà, c’è il rischio concreto di ricevere una multa da 5.000 euro: a cosa fare attenzione- Crypto.it

Chi rischia una multa così salata? Ovviamente i principali destinatari sono i proprietari di casa, ma non tutti a prescindere. Si tratta di quelli che affidano lavori di ristrutturazione a imprese edili, e sono nei guai in un caso specifico. L’intento primario è quello di garantire condizioni di regolarità.

Infatti, si sta parlando di una negligenza da parte degli stessi che si configura nella mancata richiesta dell’attestazione di congruità del costo della manodopera. Appunto, la sanzione che è di natura economica, è una multa che varia. Questa parte comunque da 1000 euro e può raggiungere i 5 mila euro. La ratio della sua introduzione è abbastanza chiara.

Non è una punizione a prescindere, quanto un intervento per combattere il lavoro in nero nel settore edilizio. Ma perché il proprietario ci rimette?

Come difendersi dai rischi multa: la casa di proprietà non si tocca!

Per quanto concerne le colpa del proprietario, è abbastanza evidente. Perché è compito suo verificare che l’impresa che pone in essere i lavori, sia in condizioni di regolarità. Ma non solo, ci sono ulteriori aggiornamenti da considerare.

Come difendersi dai rischi multa: la casa di proprietà non si tocca!- Crypto.it

L’obiettivo è garantire lavori “puliti” e la mancanza di condizioni di “insicurezza” nella loro realizzazione.

Tra le novità si consolida un abbassamento della soglia, questo in seguito al Decreto Legge Coesione del 30 aprile 2025. In cosa consiste? Si è fortemente ridotta la soglia minima per cui è richiesta l’attestazione, da 500 mila a 70 mila euro. Da ciò, discende che la certificazione è necessaria anche per lavori di ristrutturazione di media entità.

Ma quando va richiesta? Il proprietario deve ottenere l’attestazione di congruità del costo della manodopera all’impresa proprio prima di pagare il saldo finale, e precedentemente alla conclusione dei lavori. Quindi, c’è anche l’indicazione di un momento preciso in cui compiere ciò.

In sostanza, si sottolinea l’importanza dei committenti per assicurarsi che l’impresa ponga in essere operai in regola e tutto ciò che concerne i lavori. Solo in questo modo si è certi si essere a favore della legge, si è tutelati, e soprattutto si evitano amare conseguenze, come sanzioni pecuniarie di questi tempi insostenibili.

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