Bank of America lancia un avvertimento sui mercati azionari europei, prevedendo un calo fino all’11% entro la fine del 2025. In uno scenario di crescita debole, neanche il taglio dei tassi potrebbe bastare, spingendo gli analisti a preferire i settori difensivi come farmaceutica e alimentare a discapito dei ciclici come le banche.
Mentre gli investitori sperano che un taglio dei tassi da parte delle banche centrali possa dare nuovo slancio alle borse, una delle più grandi banche d’affari del mondo rema controcorrente. Secondo un report di Bank of America, i mercati azionari europei si troverebbero di fronte a un rischio concreto di ribasso. La tesi, controintuitiva solo in apparenza, è che la discesa dei rendimenti obbligazionari, se guidata da un’economia in affanno, non è un toccasana per le azioni.
L’aumento dell’incertezza spinge infatti gli investitori a chiedere un premio per il rischio più alto, annullando i benefici dei tassi più bassi. Questa dinamica ha portato gli analisti a rivedere al ribasso i target per i principali indici come lo Stoxx 600 e a ridisegnare la mappa dei settori, promuovendo i difensivi e bocciando i ciclici.
L’analisi di Bank of America Global Research, firmata da Sebastian Raedler, fissa obiettivi precisi. L’indice paneuropeo Stoxx 600 è atteso in calo del 6%, con un possibile affondo fino all’11,4% con un target di 490 punti a inizio 2026. Per il Dax tedesco, il ribasso stimato è del 6,54%, mentre per il Ftse 100 di Londra la discesa prevista è del 4,25%. La motivazione risiede nel contesto macroeconomico: con una crescita dell’Eurozona prevista a solo lo 0,9% nel 2025, il calo dei tassi non è un segnale di salute, ma di debolezza. Questa visione, pur essendo netta, non è isolata ma si inserisce in un dibattito più ampio.
Un sondaggio di Reuters, ad esempio, pur contemplando una correzione, non esclude nuovi massimi entro il 2026. Il Financial Times, invece, sottolinea che possibili sorprese positive potrebbero arrivare da un’azione decisa della BCE o da stimoli fiscali, fattori al momento non prezzati dal mercato.
In questo scenario di incertezza, la strategia di BofA è chiara: sovrappesare (overweight) i settori difensivi e sottopesare (underweight) i settori ciclici. Le analisi riportate da testate come Cinco Días indicano che il comparto delle banche è quello più a rischio, con un potenziale calo del -14%, seguito da assicurazioni e costruzioni. Al contrario, i settori che offrono utili più stabili e resilienti sono visti in una luce positiva. Secondo le stime della banca, il settore alimentare e delle bevande potrebbe registrare un rialzo fino al +16%, mentre la farmaceutica potrebbe apprezzarsi del +12%. Una nota di rilievo riguarda il comparto del software europeo, che dopo una fase di debolezza è stato promosso a overweight, in quanto potrebbe beneficiare sia di tassi più bassi sia di una domanda strutturale per i servizi digitali. Questa rotazione settoriale riflette la convinzione che, in un’economia a bassa crescita, la qualità e la prevedibilità degli utili prevarranno sulla ciclicità.
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