Indicazioni e procedura per dire addio all’assillo delle spese condominiali, come detrarle dal 730.
Dire addio all’assillo delle spese condominiali sembra un “sogno irrealizzabile”, ma non è proprio così, anzi è una realtà concreta. Perché c’è una tecnica assolutamente legale che ne permette la detrazione nel 730. Bisogna soltanto sapere come fare per evitare di porre in essere dei guai, ecco come fare, soprattutto senza commettere errori.
Si possono detrarre le spese condominiali nel 730, ma solo per quelle ammissibili. La pratica è quella del rimborso, e per consolidare ciò bisogna comprendere se si rientra o meno in tali spese. Spesso sono solo quelle del condominio a rientrarvi, ma si parla di interventi ben specifici.
Appunto, si fa riferimento a quelli di ristrutturazione, riqualificazione energetica o anche di installazione di sistemi di sicurezza sulle parti che invece sono comuni dell’edificio. Infatti, le spese devono risultare legate a interventi ammessi per determinati bonus edilizi, come quello sicurezza o quello del 2024 il bonus verde. Questi due esempi.
Quali non sono detraibili?
Le spese fisse cioè quelle di natura “ordinaria” non rientrano affatto nella possibilità di dire addio alle spese condominiali. Se il desiderio era di fare venire meno quelle, ci si sbaglia di grosso: sono un dovere a cui si deve fare fronte, senza se e senza ma! Come fare a detrarle?
Non si tratta di compiere chissà quali mosse, ma di porle in essere in maniera giusta. Sono pochi passaggi, ma tutto deve essere in regola, altrimenti anche la sola perdita di un dettaglio, può comportare la perdita del beneficio.
Per prima cosa al fine di concretizzare la detrazione che fa risparmiare un sacco di soldi, bisogna essere precisi e conservare tutta la documentazione, oltre che seguire la seguente procedura. Inizialmente si tratta di compiere il pagamento con bonifico.
Cosa concerne? L’amministratore del condominio deve averlo posto in essere nel seguente modo, in modo da figurare come “bonifico parlante”, il quale specifica il codice fiscale del condominio e la stessa causale del versamento con il riferimento normativo che serve. Sembrano dettagli, ma sono invece gli elementi che non possono mancare.
Dopo di ciò bisogna raccogliere la giusta documentazione, perché l’amministratore deve inviare all’Agenzia delle Entrate i dettagli dei lavori e le quote di pagamento di ogni condominio. Questo a sua volta userà le informazioni che servono per compilare il quadro E, sezione III del modello 730.
A quali condizioni sarà possibile fare ciò? Solo il proprietario o il detentore del “diritto reale” che ha pagato la propria quota, può beneficiare delle detrazione. L’amministratore però non deve perdere documenti né pagamenti tracciabili, e sarebbe meglio consolidare ciò per almeno 10 anni.
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