Il pagamento dell’assegno INPS è atteso con più trepidazione del solito. Dopo le vacanze estive c’è bisogno di risollevare le finanze.
Le spese ci sono tutti i mesi e in tutte le stagioni ma in alcuni periodi sono più onerose. In estate, ad esempio, c’è la vacanza estiva a cui molti non riescono a rinunciare. Poi c’è l’acquisto dei libri scolastici e del materiale che servirà a settembre. Centinaia di euro che si possono coprire grazie ad un pagamento vicinissimo nel tempo.
Ogni mese l’INPS ha il compito di erogate pagamenti a lavoratori, famiglie, pensionati. I versamenti avvengono per motivi diversi e hanno importi differenti. La misura più attesa da chi ha figli è l‘Assegno Unico Universale. Permette di aumentare le entrate di centinaia di euro se si ha un ISEE sotto i 17.227,33 euro prevedendo un importo di 201 euro per ogni figlio a carico.
In più ci sono le maggiorazioni previste al verificarsi di alcune condizioni che fanno crescere ancora l’assegno. La domanda di AUU può essere inoltrata in ogni momento dell’anno ma non richiede rinnovo. Basta calcolare l’ISEE entro il 28 febbraio per ricevere la somma esatta senza interruzioni altrimenti si percepirà la somma minima ossia 57,5 euro a figlio.
Ci siamo quasi, i pagamenti dell’Assegno Unico di agosto sono in arrivo. Il sostegno economico dedicato a milioni di famiglie italiane sarà corrisposto tra il 20 e il 21 agosto 2025. Queste le date di riferimento per chi già percepisce abitualmente l’AUU. Chi, invece, ha inoltrato domanda per la prima volta a luglio – ad esempio perché è nato il primo figlio – l’erogazione slitterà a fine mese, tra il 27 e il 30 agosto.
Il pagamento è posticipato la prossima settimana anche per le famiglie che hanno aggiornato l’ISEE oppure modificato la composizione nel nucleo familiare. Ricordiamo che ogni variazione deve essere comunicata tempestivamente all’INPS. Se nasce un secondo figlio, da esempio, oppure se un figlio diventa maggiorenne (l’importo erogato sarà inferiore) o se supera i 21 anni (l’Assegno Unico non spetta più a meno che il ragazzo non abbia una disabilità) bisognerà accedere al portale dell’ente della previdenza sociale, entrare nella sezione dedicata alla misura e modificare i dati.
L’INPS avrà così modo di ricalcolare l’importo da versare in base alle nuove informazioni acquisite. I giorni in più serviranno per perfezionare il pagamento secondo le nuove disposizioni e calcoli. Ricordiamo che i soldi dovranno essere spesi nell’interesse dei figli o si potrà essere accusati di appropriazione indebita. Arrivano perfettamente in tempo, ad esempio, per pagare i libri scolastici o l’iscrizione in palestra o presso una struttura dilettantistica.
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