Il cambio Euro Dollaro si trova a un punto di svolta, spinto da una crescente divergenza tra le politiche monetarie della Federal Reserve e della BCE. Dati deludenti sul mercato del lavoro USA hanno quasi cementato l’aspettativa di un taglio dei tassi a settembre, mettendo sotto pressione il dollaro. Di conseguenza, gli analisti rivedono al rialzo le stime per l’euro, con un consensus che punta a 1,20 $.
Il cambio Euro Dollaro (EUR/USD) è al centro dell’attenzione degli investitori globali, con dinamiche che riflettono due percorsi economici e monetari sempre più distanti tra Stati Uniti ed Eurozona. Da un lato, la Federal Reserve (Fed) si trova a fronteggiare segnali di indebolimento dell’economia americana, in particolare dal mercato del lavoro, che alimentano le scommesse su un imminente allentamento monetario.
Dall’altro, la Banca Centrale Europea (BCE) gode di un’inflazione stabile e in linea con il suo obiettivo, che le consente di adottare una posizione di cauta attesa. Questa divergenza monetaria sta ridisegnando le aspettative del mercato, con l’euro che mostra i muscoli contro un dollaro la cui forza futura è ora messa in discussione.
La narrativa di una solida economia statunitense ha subito un duro colpo con la pubblicazione dei dati sull’occupazione di luglio 2025. Il report sui Nonfarm Payrolls ha mostrato la creazione di appena 73.000 posti di lavoro, ben al di sotto delle attese del mercato. L’elemento più allarmante, tuttavia, sono state le massicce revisioni al ribasso per i due mesi precedenti, che hanno cancellato 258.000 posti di lavoro precedentemente annunciati, trasformando una modesta crescita in una quasi stagnazione. Con il tasso di disoccupazione in lieve aumento al 4,2%, questi dati hanno reso quasi certa la probabilità (99%, secondo i mercati) di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nella riunione di settembre.
Sebbene l’inflazione di fondo (core CPI) si sia mostrata persistente, accelerando al 3,1% su base annua, il mercato ha dato priorità ai segnali di debolezza del fronte occupazionale. La svolta accomodante era già stata preannunciata dalla rara dissidenza di due governatori, Michelle Bowman e Christopher Waller, che avevano votato per un taglio già nella riunione del 30 luglio.
In netto contrasto, l’Eurozona presenta un quadro di crescita stagnante (+0,1% il PIL del secondo trimestre) ma con un’inflazione stabile e centrata sull’obiettivo del 2,0% a luglio. Questa stabilità ha permesso alla Presidente della BCE, Christine Lagarde, di dichiarare una pausa nel ciclo di allentamento, alzando di fatto l’asticella per futuri tagli. Questa crescente divergenza monetaria ha spinto il cambio Euro Dollaro a un massimo di tre settimane in area 1,1730 $, prima di incontrare una forte resistenza tecnica. Le previsioni degli analisti riflettono questa nuova realtà . Nel breve termine, analisti di UoB e Scotiabank prevedono una fase di consolidamento in un range compreso tra 1,1540 $ e 1,1685 $. Sul lungo periodo, tuttavia, il sentiment è decisamente rialzista per l’euro. Un sondaggio Reuters tra gli analisti indica un target price medio a 12 mesi di 1,20 $, il livello più ottimistico da ottobre 2021. Le previsioni sono ancora più audaci per alcune banche d’investimento: gli analisti di ING prevedono che il cambio possa raggiungere 1,22 $ entro la fine del 2026, mentre quelli di Danske Bank si spingono fino a un target di 1,23 $ a 12 mesi, motivando le loro stime con una debolezza strutturale attesa per il dollaro.
Hai mai provato quel brivido che accompagna un cambiamento importante, anche quando sembra solo un…
Amplifon, un tempo stella del FTSE MIB, ha subito un crollo del 40% da inizio…
Buzzi in altalena a Piazza Affari dopo il taglio delle stime per il 2025. Nonostante…
L'oro chiude una settimana volatile in ribasso di quasi il 3%, spinto al ribasso da…
Cifre che non gridano ma parlano. I BTP con scadenza 2032 mostrano numeri che incuriosiscono…
Le previsioni su Dogecoin per agosto 2025 delineano un bivio cruciale tra la sua ereditĂ …