Le+migliori+3+small+cap+value+che+potrebbero+sorprendere+con+valutazioni+storicamente+basse+e+potenziale+di+recupero
cryptoit
/2025/08/14/le-migliori-3-small-cap-value-che-potrebbero-sorprendere-con-valutazioni-storicamente-basse-e-potenziale-di-recupero/amp/
Investimento e Trading

Le migliori 3 small cap value che potrebbero sorprendere con valutazioni storicamente basse e potenziale di recupero

Pubblicato da
Pasquale Antoniacci

Secondo un’analisi di Raymond James, le small cap value statunitensi rappresentano attualmente l’unico stile azionario con un rapporto Prezzo/Utile di lungo termine inferiore alla media storica, indicando una possibile finestra di valutazioni interessanti. Il contesto macroeconomico e le dinamiche settoriali offrono spunti per individuare titoli che presentano fondamentali solidi, multipli contenuti e prospettive di crescita.

Negli ultimi mesi, il segmento delle small cap value ha sottoperformato rispetto ad altri stili di investimento, penalizzato dall’incertezza macroeconomica e dalla preferenza degli investitori per le large cap tecnologiche.

Le migliori 3 small cap value che potrebbero sorprendere con valutazioni storicamente basse e potenziale di recupero – crypto.it

Tuttavia, i dati raccolti da Raymond James evidenziano che, su base storica, la combinazione di bassa capitalizzazione e valutazioni inferiori alla media ha spesso generato rendimenti superiori nei successivi 12-24 mesi. Il quadro attuale riflette multipli compressi, in parte dovuti al rallentamento della crescita degli utili e a un sentiment di mercato piĂą prudente verso le aziende a minore capitalizzazione.

Il quadro delineato da Raymond James

Secondo il report, il rapporto P/E forward delle small cap value si colloca attualmente al di sotto della media ventennale, a fronte di un P/E delle large cap che invece si mantiene sopra i livelli storici. Questa divergenza suggerisce, per gli analisti, una potenziale opportunità relativa. Il Price/Book medio del comparto è inferiore a 1,5, mentre il Ritorno su Equity resta stabile in area 10-12 %, con un Margine di profitto lordo medio intorno al 35 %.

Tra i settori piĂą rappresentati in questa fascia di mercato si trovano industriali, finanziari regionali ed energetici, comparti che hanno subito una contrazione di multipli nonostante una tenuta della redditivitĂ . Le indicazioni di Raymond James non si traducono in raccomandazioni di acquisto specifiche, ma individuano condizioni storicamente favorevoli per un potenziale ribilanciamento verso questo stile.

Il quadro delineato da Raymond James – crypto.it

Tra i titoli che rientrano nei parametri citati si possono menzionare societĂ  come SouthState Corporation (settore bancario regionale), Murphy USA (energia e distribuzione carburanti) e Boise Cascade (materiali e costruzioni), che presentano multipli contenuti, dividendi regolari e una posizione competitiva interessante.

Contesto macroeconomico e possibili sviluppi

Il rallentamento dell’economia statunitense, unito a tassi di interesse ancora elevati, ha compresso le valutazioni delle small cap, ma i bilanci solidi e la minore esposizione a rischi globali rispetto alle multinazionali offrono elementi di resilienza. Secondo Bloomberg, la maggiore volatilità di queste società le rende sensibili a miglioramenti anche graduali delle condizioni macro o a eventuali tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.

Gli analisti di Morningstar evidenziano che, storicamente, i cicli di recupero delle small cap value hanno sovraperformato l’S&P 500 nei due anni successivi ai minimi di valutazione. Il mantenimento di multipli compressi e il potenziale di crescita interna potrebbero quindi favorire un miglioramento della performance relativa.

Infine, la diversificazione settoriale e il posizionamento in nicchie di mercato meno presidiate dalle large cap rappresentano un ulteriore elemento distintivo, con possibilitĂ  di beneficiare di trend specifici come la transizione energetica e il reshoring manifatturiero negli Stati Uniti.

Articoli recenti

Investire oggi 60 € e riceverne 100 nel 2072 con un rendimento annuo vicino al 4%

Il mercato dei titoli di Stato di lungo periodo sta tornando al centro dell’attenzione degli…

3 giorni FĂ 

Nel confronto tra BTP 3% 2029 e Buono Premium 4 anni il rendimento sorprende i risparmiatori

Due strumenti, stessa durata ma obiettivi diversi: il Buono Premium 4 anni di Cassa Depositi…

4 giorni FĂ 

Come la flat tax al 15% cambia lo stipendio degli statali fino a 50.000 €

Flat tax al 15% per i dipendenti pubblici fino a 50.000 € di reddito: una…

1 settimana FĂ 

Gli effetti nascosti delle oscillazioni dei rendimenti che influenzano BOT, BTP e fondi monetari

Un’asta può modificare i rendimenti di BOT e BTP, influenzando anche i tassi dei conti…

2 settimane FĂ 

Ecco quanto guadagni davvero con Buono 3Ă—4 e BTP 2037: il confronto che ogni investitore deve vedere prima di decidere

Il Buono 3Ă—4 di Poste Italiane e il BTP Tf 0,95% marzo 2037 sono due…

2 settimane FĂ 

3,41% di rendimento netto e prezzo sotto la pari, ecco perché questo BTP entusiasma gli italiani

Con una cedola annua del 3,10% e un rendimento netto effettivo intorno al 3,41%, il…

2 settimane FĂ