Volete andare in pensione da subito, ecco le misure tra cui scegliere lo scivolo per lasciare il mondo del lavoro.
State pensando al vostro piano di pensionamento e dovete scegliere lo scivolo da usare per godere finalmente del meritato riposo. Oltre la pensione di vecchiaia raggiungibile a 67 anni di età ci sono diverse possibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro. Quale fa per voi?
Gli italiani sono combattuti quando si avvicina il momento del pensionamento. Sanno che per avere le migliori condizioni possibili devono attendere i 67 anni di età avendo maturato almeno 20 anni di contributi. La pensione di vecchiaia non comporta penalizzazioni e si rivolge a tutti i lavoratori, senza eccezioni. L’idea di lavorare così a lungo, però, può generare ansia soprattutto se si svolge un’occupazione molto faticosa dal punto di vista fisico o mentale.
Fortunatamente esistono – almeno per ora – gli scivoli di pensionamento anticipato. Negli anni le condizioni di accesso sono peggiorate e si prevede che diventeranno sempre meno convenienti visto che il Governo ha interesse che gli italiani restino a lavoro il più possibile evitando i pagamenti delle pensioni. Chi vuole andare in pensione anticipata, dunque, meglio si affretti per evitare di veder svanire l’opportunità già il prossimo anno.
Dedicata alle lavoratrici Opzione Donna. Questa misura si rivolge alle caregiver, alle invalide, alle disoccupate licenziate e alle lavoratrici impiegate in un’azienda in stato di crisi che hanno maturato 35 anni di contributi. Il requisito anagrafico è di 61 anni di età se non si hanno figli, 60 anni con un figlio e 59 anni con due figli minimo. Poche beneficiarie, dunque, e con la condizione svantaggiosa di accettare il sistema di calcolo contributivo indipendentemente da quando si sono iniziati a versare i contributi.
Passiamo a Quota 103 raggiungibile a 62 anni di età e con 41 anni di contributi. Anche in questo caso il solo sistema di calcolo accettato è quello contributivo. Le finestre temporali, poi, sono state allungate a 7 mesi per i dipendenti privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. Non solo, la pensione non potrà superare 4 volte il minimo. Si capisce perché non ci siano molte richieste per questa misura e per la precedente.
Continuano ad essere numerose, invece, le domande per l’APE Sociale – 63 anni e cinque mesi di età e 30 o 36 anni di contributi – e la pensione per i precoci – 41 anni di contributi, un anno versato prima dei 19 anni e appartenenza ad una categoria dell’APE Sociale. Sempre più difficile, infine, arrivare ai 42 anni e dieci mesi di contributi (o un anno in meno per le donne) della pensione anticipata ordinaria.
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