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Economia

In pensione dal 2026: cosa cambia per i nati dal 1959 al 1964, le ultime novità

Pubblicato da
Valentina Trogu

Chi potrà andare in pensione nel 2026? Cosa accadrà per i nati dal 1959 al 1964 ossia coloro che avranno dai 62 ai 67 anni?

Quando si compiono 60 anni si comincia a pensare con maggiore intensità alla pensione. Pur sapendo che il traguardo della pensione di vecchiaia è ancora lontano – altri 7 anni di lavoro – ci sono gli scivoli di pensionamento anticipato ad allettare i lavoratori. Sarà ancora così nel 2026?

In pensioni dal 2026: cosa cambia per i nati dal 1959 al 1964, le ultime novità (Crypto.it)

La Legge di Bilancio 2026 chiarirà come si potrà andare in pensione il prossimo anno. Ad oggi è possibile solo fare delle ipotesi ma di certezze ce ne sono poche. Questo è un bel problema per chi ha superato i 60 anni e vorrebbe pianificare il suo futuro. Il timore è di fare programmi che poi non si avvereranno perché il Governo potrebbe rivoluzionare il sistema previdenziale mettendo in atto la Riforma delle pensioni.

Una riforma attesa da anni, prima con grande entusiasmo, ora con la paura che i cambiamenti attuati non saranno quelli richiesti dai cittadini. Non si intravede alcuna possibilità di misure flessibili senza penalizzazioni eccessive. È esattamente il contrario ciò che si intravede. Pochissimi scivoli di pensionamento anticipato e con grandi svantaggi.

Cosa potrebbe accade alle pensioni nel 2026 per chi ha dai 62 ai 67 anni

La prima ipotesi è che la Riforma delle pensioni non arriverà nel 2026 ma nel 2027 e che non saranno introdotte nuove forme di pensionamento anticipato il prossimo anno. Al contrario, si vocifera di una cancellazione di Quota 103 e anche di Opzione Donna ma sottolineiamo come si tratti solo di possibilità.

Cosa potrebbe accade alle pensioni nel 2026 per chi ha dai 62 ai 67 anni (Crypto.it)

Rimarrà sicuramente la pensione di vecchiaia raggiungibile dai nati nel 1959 che compiranno 67 anni di età e avranno accumulato 20 anni di contributi. Confermate uguali le pensioni anticipate ordinarie con 42 anni e 10 mesi di contributi e un anno in meno per le donne e tre mesi di finestra di decorrenza. Potranno accedere alla pensione coloro che svolgono lavori gravosi e usuranti con 30 anni di contributi e 66 anni e 7 mesi di età (nati nel 1960) mentre le lavoratrici potranno ancora approfittare dello sconto contributivo di 4 mesi per ogni figlio.

Significa che le donne con un figlio potranno andare in pensione a 66 anni e 8 mesi, con due figli a 66 anni e 4 mesi, con tre figli a 66 anni e con 4 o più figli a 65 anni e 8 mesi. (1961). Per i nati nel 1962, poi, rimarrà la possibilità di pensionamento con la pensione anticipata contributiva a 64 anni soddisfacendo tutti i requisiti che la misura prevede. Considerando lo sconto i 4 mesi per ogni figlio, le lavoratrici del 1963 e 1964 potrebbero riuscire ad andare in pensione con la pensione anticipata contributiva.

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