La detrazione caldaie nel 730/2025 è soggetta a precise regole. Se non vengono rispettate si potrà dire addio ai soldi.
Avete installato una nuova caldaia nel 2024 e vorreste recuperare parte della spesa nel modello 730/2025. La detrazione è concessa solo rispettando determinati requisiti. Per molti contribuenti potrebbe arrivare una pessima sorpresa, un “no” al rimborso per un errore commesso.
I contribuenti che hanno effettuato ed effettueranno lavori di efficientamento energetico nella propria abitazione possono detrarre parte della spesa sostenuta dall’imposta sul reddito delle persone fisiche o dall’imposta sul reddito delle società. L’agevolazione è concessa ai cittadini che possiedono l’immobile oggetto di intervento. Oltre ai proprietari possono approfittare delle detrazioni anche i comodatari, gli inquilini, i condomini e i titolari di un diritto reale sull’immobile a condizione che abbiano sostenuto le spese.
Può fruire dell’agevolazione anche il familiare convivente con il proprietario dell’immobile su cui sono stati svolti interventi per aumentare l’efficienza energetica. Il rimborso arriverà in dieci anni con rate annuali di pari importo. Le somme andranno indicate nel modello 730 ma bisogna stare attenti alle nuove indicazioni in corso per l’anno 2025 sull’acquisto delle caldaie.
Nel modello 730/2025 si possono portare in detrazione le caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A, le caldaie a biomassa e i sistemi ibridi che combinano pompa di calore o solare con altre tecnologie di riscaldamento. In base al Bonus scelto si otterrà una diversa detrazione, 50% per il Bonus ristrutturazione e fino al 65% per l’Ecobonus. Tutto questo a condizione che le spese siano state pagate con mezzi tracciabili e le ricevute siano state conservate.
Diversa sarà la compilazione del modello 730/2026. Qui c’è un serio rischio di commettere errori se non si conoscono le nuove direttive della Legge di Bilancio 2025. La detrazione, infatti, è stata cancellata per le caldaie a condensazione e per alcune ibride. Tutti gli apparecchi alimentati a fonti fossili sono stati esclusi dall’agevolazione.
Chi comprerà o ha comprato una di queste caldaie nel 2025 non potrà ottenere alcun rimborso il prossimo anno. La spesa non sarà inseribile nel modello 730. Stop agli inventivi fiscali per i lavori che prevedono sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione alimentate a combustibili fossili e generatori d’aria calda a condensazione che usano le stesse fonti energetiche.
Questa scelta si è resa necessaria per seguire le direttive UE sulla transizione green. Restano agevolabili nell’ambito dei combustibili fossili soli i microcogeneratori, i generatori a biomassa, le pompe di calore ad assorbimento a gas e i sistemi ibridi con pompa di calore e caldaia a condensazione progettati e assemblati in fabbrica per un uso congiunto.
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