Esiste l’esenzione ticket sui medicinali ma pochi cittadini ne sono a conoscenza. Vediamo a chi spetta e quando.
Quando si pensa all’esenzione ticket sanitario viene in mente il risparmio su visite mediche ed esami. Per reddito, età, o patologie molti cittadini possono evitare il pagamento in modo totale o parziale del ticket. Pochi sanno che anche i medicinali a volte si possono non pagare soddisfacendo alcuni requisiti.
Il ticket sanitario è una quota che i cittadini versano per contribuire al costo delle prestazioni mediche erogate dal SSN. Un importo dovuto per sottoporsi a visite, esami e per comprare farmaci. Nel 2025 c’è un nuovo tariffario delle cure e delle prestazioni, unico e a livello nazionale per evitare differenze anche importanti nei costi tra le Regioni.
La prima visita specialistica ha un costo di 25 euro, la visita di controllo di 17,90 euro, l’elettrocardiogramma di 11,60 euro, la radiografia del torace di 15,52 euro e l’ecografica addome inferiore di 37,80 euro. Per quanto riguarda i farmaci è stato introdotto un ticket suppletivo su ogni ricetta pari a 2,20 euro se la prescrizione prevede una confezione di farmaco e 4,00 euro per due o più confezioni. Solo chi ha un’esenzione per vulnerabilità sociale, economica o sanitaria non dovrà corrispondere questo extra.
Dallo scorso 2 maggio 2025 è entrata in vigore la norma che introduce il ticket suppletivo sulle ricette con farmaci. In generale le disposizioni parlano della possibilità per le Regioni di variare i ticket regionali sui farmaci di fascia A, quelli essenziali e rimborsati dal SSN. Il ticket avrà una quota fissa per confezione o ricetta in modo tale da controllare la spesa farmaceutica e permettere la sostenibilità del sistema sanitario a lungo.
Le Regioni possono introdurre il ticket suppletivo e stabilire delle esenzioni per alcune categorie di cittadini ad esempio per i cittadini vulnerabili dal punto di vista economico, sociale o per patologia, come ha stabilito l’Emilia Romagna. Le modalità di applicazione del ticket, dunque, possono variare da Regione a Regione. Di conseguenza è bene consultare il sito della propria Regione di residenza o contattare l’ASL per capire chi può avere accesso all’esenzione.
Il ticket suppletivo in genere non lo pagano le persone con malattie cronice o rare, gli invalidi civili, di guerra o servizio, le donne in gravidanza, i cittadini con reddito inferiore ad una determinata soglia. Chi ritiene di aver diritto all’esenzione dovrà presentare la documentazione all’ASL di competenza territoriale.
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