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Investimento e Trading

10 analisti su 11 consigliano il titolo come “Buy”: ecco azioni che potrebbero essere promettenti

Pubblicato da
Pasquale Antoniacci

Due titoli italiani catturano l’attenzione degli investitori più attenti: GPI e d’Amico International Shipping. Entrambe le aziende, con una capitalizzazione superiore ai 300 milioni di euro, presentano un PE inferiore a 3, un dato sorprendente in un contesto di mercato in cerca di certezze. Ma dietro questa valutazione estrema si nascondono due storie molto diverse. Quale tra le due è davvero un’opportunità?

In un mercato spesso influenzato da hype, algoritmi e paure improvvise, esistono titoli che scorrono sotto traccia. Non fanno rumore, non attirano le cronache finanziarie, ma se osservati con attenzione rivelano numeri che sembrano quasi assurdi: utili alti, quotazioni basse, multipli compressi. È proprio in questa terra di mezzo, lontana dai titoli caldi del momento, che si possono nascondere occasioni interessanti.

Azioni con forte potenziale di crescita: quali rappresentano una vera opportunità? – crypto.it

Ma come interpretare un PE così basso? È davvero un segnale positivo? Oppure indica che il mercato sa qualcosa che non sappiamo? È qui che inizia l’analisi. Oggi a Piazza Affari ci sono due aziende molto diverse per settore e struttura, ma con un denominatore comune: sono sottovalutate. GPI, attiva nella sanità digitale, e d’Amico, specializzata nel trasporto marittimo, sono entrambe quotate, solide e sorprendentemente convenienti. Ma dietro le cifre si nascondono strategie, cicli economici, e traiettorie molto distinte. Capire quale delle due ha le carte giuste per il futuro è più di una questione di numeri: è una riflessione su dove vogliamo investire nel mondo che cambia.

GPI: tecnologia al servizio della salute e valore da sbloccare

GPI S.p.A. si muove nel settore della sanità digitale, fornendo soluzioni IT avanzate per enti pubblici e privati. Dopo l’accelerazione tecnologica post-Covid, questo comparto è diventato strategico per l’Italia e per tutta Europa. Eppure, il mercato continua a ignorarne il potenziale. Con un PE inferiore a 3, sembra quasi scontare una crisi, ma la realtà è diversa.

Secondo TipRanks, ben 10 analisti su 11 consigliano il titolo come “Buy”, con un target medio di 481,25 € e un massimo AI previsto a 489 €, con upside atteso sopra il 10%. Sul fronte tecnico, l’RSI di 28,7 lo colloca in zona ipervenduto, mentre il MACD mostra segnali di stabilizzazione. Gli indicatori suggeriscono una possibile ripresa nel breve termine, mentre i fondamentali parlano chiaro: crescita organica, margini in miglioramento e un contesto normativo favorevole.

GPI: tecnologia al servizio della salute e valore da sbloccare – crypto.it

A tutto questo si aggiunge il valore strategico del settore: con la spinta verso digitalizzazione e interoperabilità dei dati sanitari, GPI si trova nella posizione giusta per crescere. Si tratta di un caso evidente di valore non ancora riconosciuto dal mercato, ideale per investitori con orizzonte medio-lungo.

d’Amico: dividendi generosi, ma cicli imprevedibili

d’Amico International Shipping è una realtà ben consolidata nel trasporto marittimo di prodotti petroliferi. Ha beneficiato negli ultimi anni di uno scenario macro favorevole, con alti noli marittimi, squilibri logistici e tensioni geopolitiche. Tutto ciò ha spinto in alto gli utili, comprimendo il PE a livelli minimi e aumentando l’appeal per chi cerca ritorni veloci.

Il titolo ha un target price medio di 5 € secondo TipRanks, con un potenziale upside del 43,7%. Un numero impressionante, che va però bilanciato con i rischi. Il business è altamente ciclico e dipende da variabili esterne: andamento del petrolio, nuove rotte, regolamentazioni ambientali. Inoltre, la visibilità tecnica sul titolo è più limitata rispetto a GPI, e ciò riduce la trasparenza per l’investitore medio.

Chi punta su d’Amico deve sapere che sta cavalcando un’onda: alta adesso, ma potenzialmente instabile. Il titolo può essere interessante in una logica da dividendo e momentum, ma chi cerca continuità, prevedibilità e resilienza, potrebbe preferire la solidità di un’azienda come GPI. A volte, scegliere significa guardare oltre la rendita immediata.

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