Oltre 1 miliardo $ in un solo giorno: gli ETF su Bitcoin ed Ethereum registrano gli afflussi più alti dell’anno. Un segnale che potrebbe ridefinire il rapporto tra finanza tradizionale e asset digitali, portando le criptovalute verso un livello di integrazione mai visto prima.
È successo tutto molto in fretta, ma non per caso. Il 22 maggio 2025 sarà probabilmente ricordato come una delle giornate più significative del 2025 per il mercato cripto. In quella data, gli ETF su Bitcoin ed Ethereum hanno registrato oltre 1 miliardo $ di afflussi netti, segnando il massimo da inizio anno e superando persino i flussi di novembre 2024. Un evento che ha catturato l’attenzione di analisti, investitori e osservatori del settore.
Non si tratta di semplici numeri: ciò che colpisce è il messaggio che questi dati trasmettono. Si sta consolidando la percezione che le criptovalute non siano più strumenti speculativi di nicchia, ma veri e propri asset finanziari da includere nei portafogli tradizionali. Una trasformazione che sembra ormai irreversibile.
Secondo quanto riportato da Crypto.news, nella sola giornata del 22 maggio gli ETF su Bitcoin hanno attirato 934 milioni $, portando gli asset totali in gestione a oltre 104 miliardi $. A guidare questa ondata è stato l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, che ora detiene 651.620 Bitcoin, una quantità superiore a quella custodita da Binance. Si tratta di un risultato storico: BlackRock, istituzione cardine della finanza tradizionale, si è così posizionata come secondo maggior detentore di BTC al mondo dopo l’account inattivo attribuito a Satoshi Nakamoto.
Anche Ethereum ha giocato un ruolo da protagonista. Gli ETF legati a ETH hanno registrato 110 milioni $ di afflussi netti, con il fondo Grayscale’s ETHE in testa grazie a un incremento giornaliero di 43,7 milioni $. Si tratta del miglior risultato da febbraio e del quinto giorno consecutivo di flussi in entrata, portando il totale degli asset gestiti a 10,07 miliardi $. I numeri, al netto delle oscillazioni di breve termine, parlano di fiducia crescente e domanda istituzionale consolidata.
Il dato più significativo non è solo l’entità degli afflussi, ma chi li ha generati. Non si tratta di trader retail o movimenti di breve respiro, ma di flussi guidati da fondi professionali e asset manager. Questo spostamento di capitale testimonia un cambio di paradigma: Bitcoin ed Ethereum stanno entrando stabilmente nei radar delle strategie patrimoniali globali. Secondo CoinShares, la domanda istituzionale per prodotti cripto regolamentati è destinata a rafforzarsi ulteriormente nel 2025, sostenuta da un contesto macro in evoluzione e da un maggiore sviluppo normativo.
Inoltre, la crescente esposizione di grandi gestori come BlackRock, Fidelity e Grayscale introduce un effetto moltiplicatore sul mercato, aumentando sia la legittimità delle criptovalute sia la loro capacità di influenzare gli equilibri globali degli investimenti. Se da un lato questo può portare maggiore stabilità e trasparenza, dall’altro segnala l’inizio di una nuova fase in cui le cripto smettono di essere ribelli per diventare sistemiche.
La combinazione tra afflussi record, crescente esposizione istituzionale e strumenti regolamentati come gli ETF suggerisce che siamo ormai ben oltre l’esperimento. Le criptovalute, oggi più che mai, sembrano voler reclamare un ruolo stabile e riconosciuto nel cuore della finanza globale.
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