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Investimento e Trading

Dividendo al 5% e +96% di potenziale: la small cap dai multipli più interessanti secondo gli analisti

Pubblicato da
Pasquale Antoniacci

Un dividendo al 5%, un potenziale rialzo di oltre il 60% e multipli da saldo: GPI potrebbe essere uno dei titoli più sottovalutati del mercato italiano. In un periodo in cui la selezione di portafoglio richiede prudenza e visione, alcuni nomi meno noti possono nascondere opportunità sorprendenti. Ed è proprio in questo contesto che GPI torna a far parlare di sé.

Quando si parla di mercati azionari, l’attenzione tende a concentrarsi sui soliti noti: grandi capitalizzazioni, nomi globali e titoli che dominano i notiziari finanziari. Ma ogni tanto, fuori dai radar, emergono storie che meritano attenzione. Titoli che non fanno rumore, ma che mostrano numeri solidi, valutazioni compresse e, soprattutto, una chiara traiettoria strategica. Ed è proprio questa combinazione a fare la differenza in un mercato sempre più selettivo.

Dividendo al 5% e +96% di potenziale: la small cap dai multipli più interessanti secondo gli analisti – crypto.it

Tra inflazione, politica monetaria incerta e rischi geopolitici, gli investitori più attenti cercano asset in grado di coniugare valutazioni convenienti e stabilità operativa. Le small e mid cap italiane tornano sotto i riflettori, soprattutto se inserite in settori regolati o strategici. GPI rientra perfettamente in questo identikit: attiva nella sanità digitale, vanta contratti pubblici ricorrenti, un modello di business resiliente e una presenza capillare in Italia e all’estero. Ma soprattutto, oggi presenta una combinazione di fondamentali e aspettative di mercato che la rendono una potenziale scommessa di valore.

Multipli compressi, dividendi elevati e un target ambizioso

L’azione GPI quota attualmente 10,20 €, ma secondo i dati di Marketscreener, il prezzo obiettivo medio degli analisti è 16,66 €, con una forchetta che va da 14 € a 20 €. In uno scenario ottimistico, il titolo avrebbe quindi un potenziale di rivalutazione del 96%, mentre lo scenario base implica comunque un interessante +63,40%.

Multipli compressi, dividendi elevati e un target ambizioso – crypto.it

Dal punto di vista dei fondamentali, GPI presenta multipli che difficilmente si vedono in aziende con profilo operativo così solido: P/E pari a 2,78, P/Book a 0,94 e EV/EBITDA a 7,52. Sono tutti segnali di forte sottovalutazione, che non riflettono la stabilità dei margini operativi (13,66%), né l’ottimo rendimento del capitale proprio (ROE del 5,63%). L’utile netto è in ripresa e si attesta al 4,56%, mentre il flusso di cassa operativo migliora, con un rapporto prezzo/cash flow a 7,96.

Segnali tecnici positivi, ma attenzione alla liquidità

L’analisi tecnica settimanale su TradingView conferma un sentiment favorevole. Su 15 medie mobili principali, 10 indicano “compra”, mentre gli oscillatori si mantengono su livelli neutri ma stabili. Il quadro complessivo è quello di un trend in consolidamento positivo, alimentato anche dalla ripresa dai minimi toccati a inizio 2024.

Un altro aspetto interessante è il dividendo. GPI offre un rendimento del 5,06% con un dividendo previsto di 0,50 € per azione a luglio 2025. Negli ultimi cinque anni la società ha mantenuto una distribuzione stabile, con un rendimento medio attorno al 4,8%, a eccezione del solo 2019, in cui non è stato pagato il dividendo.

Unica nota di cautela: il controvalore giornaliero scambiato è spesso sotto i 20.000 €, rendendo il titolo poco liquido e potenzialmente soggetto a volatilità artificiale. È un aspetto da considerare, soprattutto per chi investe importi significativi.

Tuttavia, il consenso raccolto su soldionline.it è chiaro: tutti e tre gli analisti che seguono il titolo raccomandano l’acquisto. E in un mercato a caccia di rendimenti, GPI potrebbe essere una delle opportunità più sottovalutate dell’anno.

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