È in atto un cambiamento, fare il pieno di gasolio costerà di più mentre il prezzo della benzina diminuisce. Come mai?
Il carburante continua ad essere un argomento delicato in Italia per i guidatori. Le notizie purtroppo non sono buone per chi guida un veicolo a gasolio, ci sono più soldi da spendere.
Riuscire a lasciare l’auto in garage per recarsi a lavoro a piedi oppure con i mezzi pubblici è un bel vantaggio economico. Tra carburante, eventuali caselli autostradali e l’usura del veicolo le spese quando si è costretti ad usare la macchina tutti i giorni per spostamenti lunghi diventano insostenibili a lungo andare. Per risparmiare si possono usare diverse strategie al volante che permettono di ridurre il consumo di carburante.
Evitare brusche accelerazioni e frenate, girare con le gomme in ottimo stato, limitare la velocità sono alcuni consigli per gli automobilisti. Per quanto riguarda il distributore in cui recarsi a fare il pieno bisognerebbe trovare quello dai prezzi più convenienti nella zona di residenza (ci sono app da scaricare sul cellulare che aiutano a confrontare i costi) e se possibile recarsi presso le pompe bianche, quelle senza marchio. Hanno i prezzi migliori e la qualità non cambia. Per alcuni automobilisti, però, risparmiare diventerà sempre più complicato.
Dal 15 maggio sono entrate in vigore le nuove aliquote delle accise sui carburanti. Nello specifico il Decreto del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Ambiente è intervenuto sull’equilibrio fiscale precario tra gasolio e benzina compiendo un passo verso l’allineamento della tassazione. Ora l’accisa sulla benzina è scesa a 1,5 centesimi al litro mentre quella sul gasolio è aumentata di 1,5 centesimi.
Significa che le nuove aliquote sono fissate a 71,34 centesimi di euro al litro per la benzina e a 63,24 centesimi di euro al litro per il gasolio. Si può notare come il Governo stia procedendo verso un avvicinamento del carico fiscale tra benzina e gasolio. Il traguardo finale si ipotizza sarà raggiunto entro i prossimi 5 anni. Da cosa nasce questa esigenza?
Dalla considerazione che statisticamente le auto a gasolio sono più numerose rispetto quelle a benzina. C’è un leggero calo nelle vendite dei veicoli diesel anche a causa delle direttive green UE ma questo tipo di alimentazione continua ad essere il preferito dagli italiani. Si alzano i costi, dunque, sul carburante maggiormente usato dalla popolazione. Le entrate aggiuntive dopo l’aumento dell’accisa sul gasolio saranno utilizzate per sostenere il trasporto pubblico locale.
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