Le whale di Bitcoin stanno accumulando in silenzio, mentre i piccoli investitori escono spaventati. Un segnale forte che potrebbe anticipare un’esplosione del prezzo fino a 110.000 $. I dati on-chain e i fattori macroeconomici sembrano suggerire un nuovo scenario rialzista.
C’è una sensazione strana nell’aria, un misto di incertezza e aspettativa. Come quando ci si trova di fronte a un bivio e il sentiero meno battuto sembra quello più rischioso, ma anche il più promettente. Alcuni guardano i grafici e decidono di uscire. Troppo alti, dicono. È il momento di incassare. Altri invece restano, anzi, comprano ancora. E non stiamo parlando di qualche appassionato speranzoso, ma di soggetti con portafogli a sei zeri.
Questa contrapposizione tra investitori istituzionali e piccoli trader sembra raccontare qualcosa di più profondo di una semplice oscillazione di prezzo. Racconta il cuore del mercato: chi ha una visione di lungo periodo, e chi si lascia guidare dalle emozioni del momento. È il gioco eterno della finanza, ma nel mondo delle criptovalute assume toni ancora più marcati. Chi osserva i movimenti sulla blockchain nota un comportamento sempre più netto: vendite impulsive da parte dei retail, accumulo metodico da parte delle whale di Bitcoin. La domanda vera è: chi sta leggendo meglio il futuro?
Santiment, piattaforma nota per l’analisi on-chain, ha segnalato che tra metà aprile e i primi giorni di maggio i wallet con 10-10.000 BTC hanno accumulato oltre 83.000 BTC. Una cifra impressionante che segnala un chiaro movimento di acquisto da parte dei grandi attori. Allo stesso tempo, i wallet più piccoli – sotto 0,1 BTC – hanno venduto circa 387 BTC. Questa dinamica evidenzia un profondo squilibrio tra chi ha fiducia a lungo termine e chi invece agisce sulla base delle emozioni del breve periodo.
Un segnale forte arriva anche da MicroStrategy, guidata da Michael Saylor, che ha acquistato 13.390 BTC per circa 1,34 miliardi di $. Ora la sua riserva totale supera i 568.000 BTC. In parallelo, l’azienda giapponese Metaplanet ha annunciato l’acquisto di 1.241 BTC, rafforzando l’idea che l’interesse istituzionale non solo non si è fermato, ma sta crescendo.
Anche i fattori macroeconomici stanno contribuendo a questa nuova narrativa rialzista. La recente tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina ha ridato slancio agli asset rischiosi come Bitcoin. Il prezzo ha toccato i 104.710 $ per poi assestarsi sopra i 102.000 $, mantenendosi al di sopra delle medie mobili a 50 e 200 giorni. Gli analisti tecnici, tra cui quelli di CryptoQuant, indicano come l’attività delle whale anticipi spesso i grandi rally. In più, l’indicatore NUPL mostra che siamo ancora in zona accumulo, lontani dai picchi di euforia.
A livello tecnico, il livello da superare è tra i 105.000 e i 106.300 $. Una rottura decisa di questa fascia potrebbe spalancare le porte al traguardo psicologico dei 110.000 $. Ma attenzione: il mercato delle criptovalute è noto per sorprendere quando meno te lo aspetti.
E allora la vera domanda è: stiamo guardando la fine di un ciclo o solo l’inizio del prossimo?
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