Hai mai pensato che basti una scelta semplice per evitare controlli sulla tua dichiarazione dei redditi? Non serve alcuna furbizia, nessuna corsia preferenziale. Esiste una modalità che può alleggerirti da verifiche fastidiose, senza rinunciare ai vantaggi fiscali. L’Agenzia delle Entrate lo ha scritto nero su bianco sul suo sito ufficiale. Eppure in pochi la conoscono davvero.
Ogni anno, quando inizia il periodo della dichiarazione dei redditi, il senso di ansia cresce. Documenti da trovare, calcoli da fare, ricevute da conservare. E poi quel pensiero fastidioso: “E se sbaglio qualcosa? E se mi controllano?” La verità è che tutto questo si può evitare, o almeno ridurre al minimo, se si sceglie il percorso giusto.
Oggi il sistema è cambiato. Non sei più costretto a passare ore con un commercialista per compilare il modello 730. Puoi farlo da solo, direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. E, se scegli di accettare la dichiarazione precompilata senza modificarla, entri in una categoria “protetta”: niente controlli sugli oneri detraibili o deducibili. Un bel vantaggio, considerando quante persone temono proprio questo tipo di verifica.
Accettare il modello così com’è significa fidarsi dei dati forniti dall’Agenzia, che già possiede molte informazioni: spese mediche, interessi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali. Se ti riconosci in quello che è stato inserito, puoi inviarlo senza mettere mano a nulla. E a quel punto, nessun controllo verrà fatto su quelle voci.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata alla dichiarazione 2024, si chiarisce bene cosa accade in base alle scelte del contribuente. Se decidi di inviare il modello 730 precompilato senza modifiche, nessun documento giustificativo verrà richiesto successivamente per oneri detraibili o deducibili. Questa agevolazione vale anche per chi utilizza la modalità di compilazione semplificata.
Attenzione però: se fai delle modifiche che influenzano il calcolo del reddito o dell’imposta, potrebbero esserci dei controlli. Ma solo su quegli elementi specifici che hai cambiato. Quindi non su tutto, solo su ciò che hai toccato. È una garanzia importante, che tutela il contribuente ma allo stesso tempo richiede un po’ di consapevolezza.
Anche se ti affidi a un CAF o a un professionista, le regole sono simili. Se il modello viene inviato senza variazioni rispetto alla versione precompilata, l’Agenzia delle Entrate non effettuerà controlli sugli oneri già comunicati da terze parti. Diversamente, se il professionista apporta modifiche, allora i controlli saranno concentrati su quegli aspetti che hanno inciso sul risultato finale. Le spese sanitarie, invece, sono sempre soggette a verifica se non risultano presenti nella precompilata ma vengono aggiunte.
Un dettaglio importante: anche le dichiarazioni che sembrano modificate, ma in realtà non cambiano l’importo del reddito o dell’imposta, vengono considerate “accettate”. Questo significa che non sempre una correzione formale porta a un controllo. Tuttavia, resta la possibilità per l’Agenzia di controllare in ogni momento i dati contenuti nella Certificazione Unica inviata dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico.
In sostanza, scegliere di affidarsi alla precompilata così com’è, equivale a ridurre drasticamente le probabilità di finire sotto esame. È un’opportunità concreta per chi ha una situazione fiscale semplice e non vuole correre rischi inutili.
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