I contribuenti possono ancora recuperare nel modello 730 2025 le detrazioni del Bonus facciate e per le spese di impianti fotovoltaici.Â
Compilare il modello 730 non è semplice soprattutto si ci sono spese da portare in detrazione riguardanti Bonus edilizi e misure attive negli anni passati ma non più nel 2025. L’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per aiutare i cittadini.
Ogni anno durante la campagna delle dichiarazioni dei redditi si genera una gran confusione sui documenti da raccogliere e su come inserire i dati nel modello 730. La versione semplificata dovrebbe aiutare gli utenti che intendono procedere in autonomia tramite portale dell’Agenzia delle Entrate ma la realtà è che alcune indicazioni sono poco chiare.
Cercheremo di aiutarvi riassumendo i punti chiave delle detrazioni in merito al Bonus facciate e agli impianti fotovoltaici in base agli anni di riferimento. Iniziamo dal Bonus facciate e dalle spese sostenute dai contribuenti negli anni 2020/2021 per la tinteggiatura esterna e la pulitura. La detrazione spettante è pari al 90% della spesa a carico dell’interessato.
Per le spese del 2022, invece, l’aliquota è del 60%. L’amministrazione procederà con i controlli circa la congruità tra importo delle spese oggetto di detrazione e il valore reale degli interventi effettuati. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo a partire dagli anni in cui la spesa è stata effettuata.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni anche sulle detrazioni per l’installazione degli impianti fotovoltaici. Il Superbonus è la misura di riferimento per l’installazione di questi impianti connessi alla rete elettrica di edifici pubblici e privati e su strutture pertinenziali e per l’installazione di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici.
Per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 la detrazione più elevata, specifica l’AdE, è ammessa se gli interventi trainati sono stati effettuati insieme ad interventi trainanti ammessi al Superbonus. Nello specifico, le date delle spese sostenute per i primi dovranno essere ricomprese nell’intervallo di tempo che passa dalla data di inizio alla data di fine dei lavori per la realizzazione dei lavori trainanti.
Di conseguenza le spese per gli interventi trainati dovranno essere state corrisposte nel periodo in cui l’agevolazione era vigente e durante la realizzazione dei lavoro trainanti. Il tetto massimo su cui si calcola la detrazione è di 48 mila euro ed entro il limite di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto fotovoltaico. Per i sistemi di accumulo il limite è di 1.000 euro per ogni kW di capacità di accumulo. Con contestale lavoro di ristrutturazione edilizia il limite di spesa per impianto e accumulo scende a 1.600 euro a kW.
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