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Investimento e Trading

6 titoli italiani con beta sotto 0,5 potrebbero sorprendere chi cerca stabilità e segnali tecnici solidi

Pubblicato da
Pasquale Antoniacci

Quando i mercati tremano, ci sono titoli che si muovono meno degli altri. Snam, Diasorin, Terna, Italgas, Inwit e Amplifon sono tra le azioni più difensive di Piazza Affari, grazie a un beta inferiore a 0,5. Ma dietro la loro apparente calma si nascondono numeri, valutazioni e trend tecnici che meritano attenzione.

In momenti di instabilità finanziaria, molti investitori cercano protezione più che opportunità speculative. Le azioni a bassa volatilità, cioè quelle con un beta inferiore a 0,5, diventano particolarmente attraenti. Si tratta di titoli che reagiscono meno violentemente ai movimenti dell’indice principale, rendendo i portafogli più stabili nei periodi turbolenti.

6 titoli italiani con beta sotto 0,5 potrebbero sorprendere chi cerca stabilità e segnali tecnici solidi – crypto.it

All’interno del FTSE MIB, sei società rispondono a questo profilo: Snam, Diasorin, Terna, Italgas, Inwit e Amplifon. Questi titoli non solo offrono una certa tranquillità dal punto di vista della volatilità, ma mostrano anche fondamentali solidi, dividendi attesi, valutazioni interessanti e indicazioni tecniche settimanali degne di nota.

Raccomandazioni degli analisti e valutazioni fondamentali

Snam ha ricevuto giudizi contrastanti: UBS ha mantenuto un “Neutral” con target a 5,15 €, Equita SIM ha confermato “Buy” con 5,70 €, mentre Citigroup ha tagliato a “Sell” con 4,30 €. Il prezzo obiettivo medio è 5,25 €, con un upside del 4,5% rispetto alla quotazione attuale di 5,02 €.

Diasorin ha visto Mediobanca confermare un “Outperform” con target a 16,80 €. Il prezzo obiettivo medio si attesta a 16,50 €, il massimo è 17,00 €, il minimo 16,00 €. Il potenziale upside medio è del 3,1%.

Terna ha ricevuto un aggiornamento da Morgan Stanley, che ha alzato il target da 3,66 € a 3,75 € mantenendo il giudizio “Overweight”. Il prezzo obiettivo medio è 3,70 €, con un upside del 2,8% rispetto a un prezzo attuale di circa 3,60 €.

Italgas è ben vista da Equita SIM, che assegna un “Buy” con target a 6,00 €. Il target medio si aggira intorno a 5,90 €, il massimo tocca i 6,10 €, il minimo 5,60 €. L’upside medio rispetto ai 5,70 € attuali è del 3,5%.

Raccomandazioni degli analisti e valutazioni fondamentali – crypto.it

Inwit riceve giudizi misti: Jefferies “Hold” con 10,20 €, IntesaSanpaolo “Hold” a 11,00 €, Mediobanca “Neutral” a 12,35 €, Barclays “Overweight” a 13,00 €, Goldman Sachs “Buy” a 13,50 €. Il prezzo obiettivo medio è 12,00 €, che implica un upside del 4,2% rispetto agli 11,50 € attuali.

Amplifon, pur penalizzata dalla performance recente, resta seguita: Jefferies ha indicato un “Buy” con target a 4,70 €. Il target medio è 4,50 €, con un upside del 5,1% rispetto ai 4,28 € attuali. Massimo e minimo rispettivamente 4,70 € e 4,30 €.

Segnali tecnici e trend settimanali

Dal punto di vista tecnico, la maggior parte di questi titoli mostra segnali positivi. Le medie mobili a breve termine, in particolare la 20 e la 50 periodi, indicano un trend rialzista per Snam, Terna, Italgas e Inwit, che si mantengono stabilmente sopra le rispettive soglie tecniche chiave. Gli oscillatori come l’RSI (Relative Strength Index), che per alcuni supera quota 65, e il MACD in divergenza positiva, supportano questa visione, suggerendo una forza relativa in aumento e confermando la possibilità di un’estensione della fase positiva sul time frame settimanale. L’analisi tecnica settimanale dunque rafforza l’interesse per questi titoli come azioni difensive ideali in scenari di volatilità elevata.

Diasorin presenta un quadro tecnico più neutro, con oscillatori in area di equilibrio e prezzi che si muovono lateralmente rispetto alle medie mobili, evidenziando un possibile consolidamento dopo la recente risalita. Amplifon, invece, mostra segnali di debolezza, con medie mobili in calo e un RSI sotto i 45, elemento che conferma la pressione al ribasso e la possibilità che la fase correttiva si prolunghi.

In sintesi, questi titoli combinano bassa volatilità, solidità dei fondamentali, valutazioni difensive, dividendi attesi e segnali tecnici attivi, risultando potenzialmente interessanti per chi vuole rimanere esposto al mercato minimizzando i rischi e mantenendo stabilità nel portafoglio. Per chi cerca azioni a basso beta con un profilo tecnico in rafforzamento, potrebbero rappresentare un’opzione strategica concreta.

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