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Invalidità per infarto, diabete e… miopia? Ecco cosa nessuno ti dice

Pubblicato da
Gerardo Marciano

Sapevi che condizioni come l’infarto o il diabete possono aprire le porte all’invalidità civile? Negli ultimi mesi, sono aumentati i casi in cui queste patologie croniche sono state riconosciute come invalidanti, con accesso a benefici reali come esenzioni sanitarie, ausili gratuiti e persino contributi economici.

Non conta solo la diagnosi, ma quanto la malattia influisce sulla tua vita quotidiana. E tra le condizioni riconosciute, oggi si fa strada anche una meno sospettata ma molto diffusa: la miopia, quando è grave e difficilmente correggibile.

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Pensare che un infarto possa segnare un prima e un dopo nella vita non è solo un modo di dire. Chi lo ha vissuto sa bene quanto possano cambiare energie, abitudini, autonomia. Allo stesso modo, chi convive con il diabete affronta ogni giorno controlli, dieta, rischi legati alla vista, alla circolazione e agli organi interni. È per questo che oggi, in molti casi, queste condizioni vengono valutate anche ai fini dell’invalidità civile, se comportano una compromissione della capacità lavorativa o dell’autonomia personale.

Ma non ci sono solo le patologie metaboliche o cardiovascolari. Anche chi ha una miopia molto elevata, tale da non poter essere corretta efficacemente nemmeno con lenti o occhiali, può rientrare tra i soggetti tutelati.

Quando la miopia diventa una questione legale

La miopia è spesso percepita come un semplice fastidio da correggere con un paio di occhiali. Ma esistono casi in cui questo difetto visivo diventa un vero ostacolo: si parla di miopia patologica, caratterizzata da un visus molto basso anche dopo la correzione e, spesso, accompagnata da altri problemi oculari. In questi casi, la legge italiana prevede la possibilità di ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile.

Quando la miopia diventa una questione legale-crypto.it

La valutazione avviene in base a una tabella ministeriale che considera la vista residua di entrambi gli occhi. Ad esempio, con 3/10 in entrambi gli occhi, si può avere una percentuale del 15%. Con una vista di 1/10 si sale al 60%, mentre sotto 1/20 si arriva al 100%. Se c’è un forte squilibrio tra i due occhi, si possono aggiungere fino a 5 punti percentuali.

Con almeno il 34% di invalidità, scattano diritti importanti: l’accesso gratuito ad ausili visivi previsti dal Servizio Sanitario Nazionale, tra cui occhiali su misura e lenti correttive speciali, purché prescritte da uno specialista pubblico.

Questo riconoscimento può fare la differenza per chi si trova a dover cambiare frequentemente lenti costose, affrontare disagi nella vita quotidiana e non può contare su una vista funzionale nemmeno con correzione.

Come ottenere il riconoscimento dell’invalidità

Il primo passo è rivolgersi al medico di base per farsi rilasciare il certificato medico digitale. Da lì, la domanda si inoltra all’INPS, direttamente online o tramite un patronato. Si viene poi convocati per una visita dalla commissione medico-legale dell’ASL, composta anche da un medico INPS.

Se il verbale emesso non riconosce la condizione o assegna una percentuale troppo bassa, si può fare ricorso al giudice del lavoro entro sei mesi. In questo caso, sarà un consulente tecnico a riesaminare il caso in modo più approfondito.

Va ricordato che in presenza di altre patologie, come glaucoma, retinopatie, o in combinazione con diabete e problemi cardiaci, la valutazione complessiva dell’invalidità può salire, perché si tiene conto dell’impatto globale sulla qualità della vita.

La miopia grave non è solo una questione di diottrie. È una condizione che può limitare seriamente l’autonomia, il lavoro, la sicurezza. S

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