Una richiesta inaspettata può scuotere anche gli equilibri più solidi. Quando entra in gioco il mantenimento dei nipoti, ci si muove su un filo sottile tra affetto e legge.
I nonni devono davvero intervenire economicamente se i genitori non ci riescono? Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha rimesso in luce una questione che coinvolge più famiglie di quanto si pensi. E no, non si tratta solo di buon cuore.
Gino e Concetta, due nonni affettuosi e presenti, non si aspettavano che la figlia un giorno chiedesse un aiuto economico per crescere Alessio e Mara. La situazione era tesa: il padre dei bambini era sparito, senza contribuire più in alcun modo. Concetta avrebbe voluto aiutare subito, mentre Gino, più razionale, si è chiesto se davvero fosse un loro dovere. Era giusto che i nonni si facessero carico di una mancanza così grave? E soprattutto: la legge cosa dice?
In tante famiglie, i nonni sono una presenza silenziosa ma fondamentale. Non solo per accompagnare a scuola o preparare la merenda, ma anche per tappare buchi economici lasciati da genitori assenti o in difficoltà. Tuttavia, l’aiuto affettivo è una cosa, l’obbligo legale è un’altra. Ed è proprio su questo punto che la Cassazione è tornata a esprimersi il 16 maggio 2023 con l’ordinanza n. 13345.
La norma di riferimento è l’articolo 316 bis del codice civile, che prevede un possibile obbligo da parte degli ascendenti solo se i genitori non hanno i mezzi per provvedere ai figli. Ma, come ha chiarito la Cassazione, questo obbligo è sussidiario, non automatico. Cosa vuol dire? Che prima di rivolgersi ai nonni, si deve dimostrare che entrambi i genitori non sono in grado di adempiere ai propri doveri.
Nel caso di Gino e Concetta, il giudice ha valutato che la figlia, pur in difficoltà, poteva comunque mantenere Alessio e Mara. Non bastava che il padre fosse assente per spostare l’intero peso economico sui nonni. Prima si deve chiedere il massimo sforzo al genitore presente, anche a costo di sacrifici personali.
La Corte ha ribadito che i nonni non sono tenuti a sostituirsi automaticamente ai genitori. L’intervento degli ascendenti avviene solo in casi estremi e documentati. Ed è bene che le famiglie lo sappiano, per evitare tensioni e pretese infondate.
Questo non significa che i nonni non possano aiutare. Anzi, spesso sono loro a garantire serenità e stabilità ai più piccoli. Ma è importante sapere che la legge non impone loro un dovere immediato, se prima non vengono verificate tutte le possibilità dei genitori.
Un investimento a tempo determinato, garantito dallo Stato e riservato a chi dispone di nuova…
La questione dell’esenzione IMU per i coniugi con residenze separate riemerge spesso, soprattutto quando entrano…
La corsa alla Legge di Bilancio 2026 entra nella fase finale mentre Governo e Parlamento…
Le aste di dicembre 2025 segnano una svolta nella gestione del debito pubblico italiano, con…
Mentre il mercato globale osserva un cambiamento storico nelle strategie finanziarie, il Bitcoin supera nuovi…
La settimana dall’8 al 12 dicembre 2025 si apre con una delle riunioni più attese…