Non si tratta solo di una multa, ma di una serie di conseguenze che possono arrivare fino alla cancellazione del tuo veicolo dal PRA, rendendolo inutilizzabile. Marco, un automobilista come tanti, ha vissuto questa situazione sulla propria pelle. Scopri cosa è successo e cosa puoi fare per evitare di trovarti nella sua stessa situazione.
Marco è un lavoratore autonomo che utilizza la sua auto ogni giorno per spostarsi tra clienti e fornitori. Come tanti, ha mille pensieri in testa e, tra una scadenza e l’altra, ha dimenticato di pagare il bollo auto. All’inizio non ci ha dato peso, pensando che un piccolo ritardo non avrebbe creato problemi.
Poi, mese dopo mese, ha rimandato, fino a quando ha ricevuto una comunicazione ufficiale: se non avesse regolarizzato la sua posizione, il suo veicolo sarebbe stato radiato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Panico. Come ha fatto a finire in questa situazione? Cosa avrebbe dovuto fare per evitarlo? E soprattutto: come poteva risolvere il problema?
Il bollo auto non è una semplice tassa facoltativa, ma un obbligo per tutti i proprietari di veicoli. Se non lo paghi nei termini previsti, scattano delle sanzioni progressive, che aumentano in base al ritardo:
Entro 14 giorni: una multa dello 0,1% per ogni giorno di ritardo.
Tra 15 e 30 giorni: una sanzione dell’1,5% dell’importo dovuto.
Tra 31 e 90 giorni: una sanzione dell’1,67%.
Oltre 90 giorni e fino a un anno: una sanzione del 3,75%.
Tra uno e due anni: una multa del 4,29%.
Oltre due anni: la sanzione sale al 5%, oltre agli interessi maturati.
Inoltre, se il bollo auto non viene pagato per tre anni consecutivi, l’ACI invia una comunicazione ufficiale concedendo 30 giorni di tempo per regolarizzare la situazione. Se il pagamento non viene effettuato entro questo termine, si rischia la radiazione del veicolo dal PRA, il che comporta il divieto assoluto di circolazione. In questo caso, per poter utilizzare nuovamente l’auto, bisogna procedere con una nuova immatricolazione, operazione che può essere complessa e costosa.
Marco avrebbe potuto risolvere il problema molto prima, pagando subito e riducendo al minimo la multa. Ma, come tanti, ha continuato a rimandare senza rendersi conto che il rischio maggiore non era solo l’aumento dell’importo da versare.
Per non trovarsi nella situazione di Marco, ci sono alcune regole d’oro da seguire:
Marco, alla fine, ha risolto il problema versando gli importi dovuti con gli interessi maturati. Ha imparato una lezione importante e oggi utilizza un sistema di promemoria per evitare altri problemi.
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