È partito il conto alla rovescia per l’attesa emissione dei nuovi Titoli di Stato con la nuova edizione di BTP Valore, previsto per la prossima settimana.
Il countdown per la nuova edizione di BTP Valore, che sarà in vendita dal 26 febbraio, è un titolo pensato per i piccoli risparmiatori che ha avuto un grande successo nelle precedenti due edizioni.
I titoli di Stato, come tutte le obbligazioni, hanno un unico rischio: che l’emittente fallisca e non possa pagare perché lo Stato è insolvente. Non perché non si sia mai verificato: La crisi del debito greco e i bond argentini degli anni ’90 sono casi che tutti ricordiamo. Il mercato era preoccupato per la stabilità del sistema nazionale, il che ha portato all’impennata del spread italiano. Non rimborsare un titolo di Stato è tecnicamente il default. Ciò è dovuto al fatto che il rischio per la Russia è elevato in questo momento a causa della guerra in Ucraina.
Nonostante questo però, i titoli di Stato sono sempre stati considerati un investimento sicuro per i piccoli risparmiatori perché sono tutti casi estremi. Nonostante ciò, è anche necessario valutare l’attuale situazione. Inoltre, negli ultimi anni l’Italia ha rilasciato titoli adatti ai piccoli risparmiatori, come i BTP Italia e i BTP Futura. Questi titoli hanno caratteristiche uniche, come la possibilità per i piccoli risparmiatori di investire un minimo di mille euro e la possibilità di prenotarli e acquistarli direttamente dallo Stato.
Il Ministero del Tesoro mette in asta titoli di stato occasionalmente. Il calendario è disponibile sul sito del ministero. Ciò vale anche per gli altri paesi. Ci sono alcune situazioni in cui i piccoli risparmiatori, come i BTP Italia o Futura, non possono acquistare i titoli direttamente in asta. Invece, devono prenotarli in banca o tramite un intermediario.
Le banche sono generalmente quelle che partecipano alle aste del Ministero. Il mercato primario è un tipo di mercato ad asta. Inoltre, esiste un mercato secondario in cui vengono comprati e venduti titoli già emessi: il MOT.
L’investitore che possiede titoli di Stato ha la possibilità di conservarli fino alla scadenza, ottenendo in questo caso un rendimento fisso. Sebbene esistano anche titoli a rendimento variabile, tenendoli fino a scadenza, le condizioni sono sempre quelle stabilite dallo Stato in sede di emissione. Il rendimento che ottengono se vengono venduti sul mercato secondario dipende dalla quotazione di mercato al momento della vendita.
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