Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan Chase, il colosso bancario internazionale con sede negli Stati Uniti e noto critico del Bitcoin (BTC), ha lanciato un allarme sul prossimo collasso dell’economia americana.
Jamie Dimon ritiene che la rivolta del debito che sta emergendo negli Stati Uniti potrebbe non essere in grado di resistere. È da notare che il debito nazionale statunitense ha superato i 34,1 trilioni di dollari, il massimo storico (All-Time High, ATH).
Nel corso di una tavola rotonda tenutasi il 26 gennaio presso il Bipartisan Policy Center, Jamie Dimon ha illustrato l’evoluzione dell’economia dal 1982, quando l’economia statunitense aveva un tasso di riferimento del 21,5% circa e un tasso di inflazione del 12%. All’epoca, il debito nazionale rappresentava circa il 35% del PIL e il tasso di disoccupazione era del 10%.
Nel presente, Jamie Dimon ha sottolineato che il rapporto tra debito e PIL è già superiore al 100% e si prevede che raggiungerà il 130% entro il 2035. L’esperto banchiere ha paragonato l’economia statunitense a un bastone da hockey, sottolineando che, sebbene la crescita dell’economia non possa ancora essere paragonata al bastone sportivo, “ci sarà una ribellione, e questo è il peggior modo possibile per farlo, perché i mercati di tutto il mondo – tra l’altro, perché gli stranieri possiedono 7.000 miliardi di dollari di debito pubblico statunitense – quando inizierà”.
L’epidemia di COVID-19 ha lasciato l’economia statunitense notevolmente più debole di prima e la Federal Reserve (Fed) ha aumentato i tassi di interesse negli ultimi mesi, anche se più lentamente. Ha avvertito che l’economia precipiterà in un baratro nei prossimi dieci anni se non verrà messo in atto un intervento significativo.
Jamie Dimon, noto oppositore del Bitcoin, ha recentemente paragonato la principale valuta virtuale a una pietra da compagnia, cosa che non consiglierebbe agli investitori. Jamie Dimon, che sostiene che la moneta digitale non ha valore, non è riuscito a trovare alcun valore in essa, nonostante altri veterani del settore come il CEO di BlackRock Larry Fink siano ardenti sostenitori dell’asset.
Il Bitcoin e le criptovalute in generale potrebbero trarre vantaggio da qualsiasi impatto significativo sull’economia statunitense, dato che i sostenitori come Michael Saylor considerano l’asset essenziale per mitigare gli effetti di un’economia destinata al disastro.
È interessante notare che l’introduzione dell’ETF Bitcoin spot ha migliorato il contesto normativo e reso possibile l’acquisto della valuta digitale da parte degli investitori istituzionali.
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