Il Metaverso ormai è noto a tutti. Adesso però bisogna capire quale sarà il suo destino nei prossimi anni o se sparirà nel nulla.
L’evoluzione di internet e del web ha iniziato a orientarsi verso la costruzione del Metaverso, un termine coniato nel 1992 dallo scrittore Neal Stephenson. Dopo che Facebook a fine 2021 ha cambiato nome in “Meta” l’interesse verso il mondo virtuale è gradualmente aumentato. Sono arrivati i visori e nate piattaforme come Hyperverse, ma ci si chiede cosa succederà in futuro.
A questa domanda la risposta arriva da un report steso dal dottor Amendola e dal professor Mancini della Rome Business School. In 77 pagine i due esperti di Data Science e Business hanno esaminato con attenzione le potenzialità che rappresenta il mondo virtuale a livello economico, tecnologico e sociale. In primis però si sono concentrati sul legame con l’e-commerce.
Il Metaverso infatti può offrire alle aziende un sistema per fornire un’esperienza più coinvolgente alla propria clientela anche senza farla uscire di casa. Esistono già sistemi che con la realtà aumentata permettono di proiettare negli spazi di casa o addosso a sé gli articoli che si vogliono acquistare. Ciò significa più clienti soddisfatti e meno resi da fare per errori commessi nella scelta.
Un altro argomento trattato in maniera dettagliata nel report è quello degli NFT (Non-Fungible Token). Questi certificati di proprietà e autenticità hanno enormi potenzialità per gli scambi nel mercato virtuale, relativo in primis alle opere d’arte. Possono sancire il possesso di un bene unico sia digitale che fisico e non è possibile falsificarli, che dà una garanzia in più agli acquirenti.
A parte le creazioni degli artisti del digitale il mondo virtuale si propone come una seconda vita, dove avere un’abitazione e vestiti virtuali. Gli NFT che si scambieranno a breve potrebbero essere anche solo questo, decorazioni per l’avatar o terreni virtuali da sfruttare. Ma il Metaverso sta dando un impulso anche a un mercato fisico consistente, quello dei dispositivi per la VR.
Basti pensare ai visori e all’abbigliamento aptico per percepire dal punto di vista tattile le sensazioni virtuali. Più cresce l’interesse più le aziende investono nel migliorare tali dispositivi e affinare la tecnologia usata per realizzarli. Già per questo fine anno si prevede un aumento degli acquisti di questi device come regalo per figli e amici.
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