Comprare casa richiede numerose spese che prescindono dal costo dellâimmobile e riguardano la tassazione obbligatoria.
Per prepararsi al meglio ai fini della scelta e quindi anche della richiesta di un mutuo, è doveroso fare con attenzione tutti i calcoli, per non farsi trovare impreparati. In media infatti lâerogazione del finanziamento viene fatta a copertura parziale del tetto richiesto, questo vale in linea generale tranne per alcuni casi rari dove viene concesso il 100%.
Oltre alla differenza di prezzo sullâimmobile, solitamente un 20% circa, ci sono da pagare le tasse fisse che sono uguali per tutti e poi quelle legate al valore della casa, pertanto proporzionali al tipo di immobile che si va ad acquistare. Senza contare poi le spese notarili, i bolli e tutti gli extra che hanno comunque una voce importante nel totale.
Per comprendere come procedere è importante fare questi conti prima e non dopo, perchĂŠ si rischia di ritrovarsi davanti a costi che non erano stati preventivati. Quello che bisogna fare quindi è un piano dettagliato, considerando il budget che si può spendere per lâimmobile, quello che si riceverĂ dal mutuo relativo e poi le spese da dover pagare personalmente.
Allâacquisto della casa vanno corrisposte alcune tasse ovvero: imposta catastale, ipotecaria, Iva, tassa di registro. LâIva è fondamentale e viene corrisposta in base allâaliquota per lâimmobile. Questo dipende sostanzialmente dal tipo di acquisto, quindi se si fa dal costruttore direttamente oppure da un soggetto terzo, privato o societĂ che sia. Questa corrisponde al 4% per la prima casa, al 10% per le successive e al 22% per le case di lusso laddove lâacquisto venga fatto direttamente dallâazienda costruttrice.
Se invece viene fatto lâacquisto da un privato si versa lâimposta di registro, questa corrisponde al 2% per le prime case, 9% per le altre. Câè poi la spesa dellâimposta catastale che varia tra i 50 e i 200 euro.
Anche in questo caso dipende se la casa viene comprata da un privato o ditta oppure se viene comprata direttamente dallâazienda che lâha costruita. Lâimposta ipotecaria è unâaltra tassa e anche in questo caso lâimporto è variabile nel medesimo modo. Quindi, tirando le somme, bisogna considerare il 4% di Iva o lâimposta di registro di circa 200 euro o il 2% del valore dellâimmobile, poi una tariffa tra i 50 e i 200 euro per lâimposta catastale e la stessa per quella ipotecaria. Per coloro che comprano la seconda casa il 10% o il 22% di Iva, lâimposta di 200 euro o il 2/9% del valore dellâimmobile oltre il costo di imposta catastale e ipotecaria.
Il tutto poi si somma in media al 20% della casa, quindi se si fa un mutuo per un immobile da 200 mila euro e si ricevono 160 mila euro di finanziamento, bisognerĂ avere 40 mila euro extra, oltre tutte queste spese e oltre i soldi del notaio per lâatto di vendita. Ă chiaro quindi che non è sempre facile acquistare un immobile e bisogna fare attenzione alle cifre. Pensare di comprare una casa da 200 mila euro non sembra un impegno enorme ma lo è, soprattutto in termini di fondi da anticipare, tra tutto infatti serve avere un buon capitale da poter utilizzare.
Il Buono 3Ă4 di Poste Italiane e il BTP Tf 0,95% marzo 2037 sono due…
Con una cedola annua del 3,10% e un rendimento netto effettivo intorno al 3,41%, il…
Investire 100.000 euro in un titolo di Stato a lungo termine può sembrare una decisione…
La tokenizzazione degli asset reali ha superato i 28 miliardi di dollari nel 2025, trasformandosi…
Con lo spin-off di Qnity fissato per il 1° novembre 2025, DuPont accelera la sua…
Goldman Sachs ha aggiornato le raccomandazioni su due colossi italiani: per Banco BPM è arrivato…