Alzheimer%2C+scovato+il+campanello+d%26%238217%3Ballarme+che+aiuta+nella+prevenzione%3A+ecco+a+cosa+fare+attenzione
cryptoit
/2023/11/24/alzheimer-scovato-il-campanello-dallarme-che-aiuta-nella-prevenzione-ecco-a-cosa-fare-attenzione/amp/
Off crypto

Alzheimer, scovato il campanello d’allarme che aiuta nella prevenzione: ecco a cosa fare attenzione

Pubblicato da
Stefania Guerra

L’Alzheimer è una delle forme di demenza più note e anche più temute; sempre più persone si ammalano e si punta alla prevenzione.

La medicina ad oggi non ha ancora trovato una cura risolutiva per l’Alzheimer, che distrugge le cellule cerebrali inesorabilmente. Il suo decorso, però, si è scoperto essere molto lento e allora una delle armi più efficaci risiede nella prevenzione.

Esistono segnali predittivi dell’Alzheimer e possiamo prevenirlo meglio – Crypto.it

Mentre gli scienziati studiano vaccini o terapie alternative a quelle attuali, altri esperti stanno cercando di individuare i segnali precoci di questa terribile malattia. Le cause dell’Alzheimer non sono ancora chiare ma di certo vi è una serie di fattori, spesso concomitanti che portano all’innesco.

Di recente alcuni studi hanno notato un dettaglio che dovrebbe far riflettere tutti. Parliamo di una condizione che sarebbe in grado di predire l’Alzheimer almeno 15 anni prima. Ecco di cosa si tratta.

Occhio alla tua salute oggi, perché un particolare potrebbe indicare una propensione all’Alzheimer

Alcuni studi hanno individuato nell’eccesso adiposo attorno all’addome una condizione che, tra le altre cose, potrebbe portare molto più facilmente alla demenza.

Il grasso addominale aumenta le probabilità di avere l’Alzheimer – Crypto.it

Sappiamo che l’obesità o il sovrappeso di per sé sono condizioni che innescano problemi di salute anche gravi, tra i quali ipertensione e diabete di tipo 2, ma i ricercatori hanno scoperto altro. Il “colpevole” sarebbe proprio il grasso viscerale.

A scoprire la connessione con la degenerazione del cervello, alcuni scienziati della Radiological Society of North America. Per dimostrare questa teoria hanno effettuato dei test e delle scansioni cerebrali su pazienti. Il team ha analizzato i dati di 54 volontari sani tra i 40 e i 60 anni di età con valori di obesità moderata (la classica “pancetta”, potremmo dire) e ciò che è emerso è che:

le persone che presentavano una proporzione più elevata di grasso viscerale rispetto al grasso sottocutaneo o periferico avevano anche una maggiore deposizione di amiloidi nella regione mediale della corteccia parietale superiore

In pratica, una delle parti di cervello che vengono colpite dall’Alzheimer sembra cominci a essere compromessa già molti anni prima dei sintomi evidenti della malattia.

Questi studi dimostrano che l’innesco della demenza è molto probabilmente dovuto alle infiammazioni del cervello che avvengono più frequentemente quando l’organismo non è in piena salute. Ecco perché l’Alzheimer si combatte innanzitutto fin da giovani, seguendo uno stile di vita sano e senza eccessi.

D’altronde i ricercatori stessi dicono da sempre che molte malattie, anche gravi come le demenze o i tumori, nella maggior parte dei casi potrebbero essere evitati. Non ci resta dunque che pensarci per tempo, prima che sia troppo tardi.

Articoli recenti

Nel confronto tra BTP 3% 2029 e Buono Premium 4 anni il rendimento sorprende i risparmiatori

Due strumenti, stessa durata ma obiettivi diversi: il Buono Premium 4 anni di Cassa Depositi…

24 ore Fà

Come la flat tax al 15% cambia lo stipendio degli statali fino a 50.000 €

Flat tax al 15% per i dipendenti pubblici fino a 50.000 € di reddito: una…

7 giorni Fà

Gli effetti nascosti delle oscillazioni dei rendimenti che influenzano BOT, BTP e fondi monetari

Un’asta può modificare i rendimenti di BOT e BTP, influenzando anche i tassi dei conti…

1 settimana Fà

Ecco quanto guadagni davvero con Buono 3×4 e BTP 2037: il confronto che ogni investitore deve vedere prima di decidere

Il Buono 3×4 di Poste Italiane e il BTP Tf 0,95% marzo 2037 sono due…

2 settimane Fà

3,41% di rendimento netto e prezzo sotto la pari, ecco perché questo BTP entusiasma gli italiani

Con una cedola annua del 3,10% e un rendimento netto effettivo intorno al 3,41%, il…

2 settimane Fà

I 5 motivi per cui sempre più risparmiatori stanno investendo nel BTP che garantisce oltre 50.000 euro netti in 15 anni

Investire 100.000 euro in un titolo di Stato a lungo termine può sembrare una decisione…

2 settimane Fà